L'onorevole nicola leanza detto lino è uno specialista del cambio di casacca. Nato democristiano, ha passato tutta la fase della diaspora dc guardandosi intorno. Nel 2001 - legittimamente - dopo una lite con pino firrarello, che a catania, in quegli anni, era il leader degli ex scudocrociati, è passato con forza italia, dove è stato eletto per la prima volta all'ars.
Lino Leanza, il Lucignolo nella rete dell’Udc
L’onorevole Nicola Leanza detto Lino è uno specialista del cambio di casacca. Nato democristiano, ha passato tutta la fase della diaspora Dc guardandosi intorno. Nel 2001 – legittimamente – dopo una lite con Pino Firrarello, che a Catania, in quegli anni, era il leader degli ex scudocrociati, è passato con Forza Italia, dove è stato eletto per la prima volta all’Ars.
Qualche anno dopo lo vediamo tra i fondatori dell’Mpa di Raffaele Lombardo. Autonomista? Forse. O forse in fuga da Forza Italia dove, nel frattempo, si era acquartierato Pino Firrarello insieme con il genero-genio Giuseppe Castiglione.
Nell’Mpa Leanza ha ricoperto tanti ruoli: è stato vice presidente della Regione con Totò Cuffaro, poi ancora assessore con Lombardo e capogruppo all’Ars dell’Mpa.
Quando non è stato insignito di altre poltrone ha preferito cambiare aria. Legittimo. L’ultima giravolta – o cambio di casacca, che dir si voglia – di Lino è il passaggio nell’Udc di Pierferdinando Casini e Giampiero D’Alia.
Ebbene, onorevole Leanza, questa se la poteva – e ce la poteva – risparmiare. E, soprattutto, avrebbe potuto risparmiarla ai suoi elettori catanesi che non meritano certo un leader passato, armi e bagagli, con gli ‘ascari’ dell’ultima ora. Per due buoni motivi.
In primo luogo perché, in Sicilia, l’Udc si presenta ormai agli occhi dei siciliani come, per l’appunto, il Partito degli ‘ascari’. Sa chi sono gli ‘ascari’, onorevole Leanza? Quelli che vendono – anzi svendono – gli interessi della propria terra ai propri nemici. Guardi che ha combinato il Senatore D’Alia nelle ultime settimane: pur di colpire il Governo Lombardo non ha esitato a chiedere il commissariamento della Sicilia, ben sapendo di violare lo Statuto autonomistico siciliano e, di conseguenza, la Costituzione.
Onorevole Leanza: non si è accorto che l’Udc siciliana si è trasformato in Partito degli ‘ascari’? Pensa che l’Udc sia il paese dei balocchi della politica? Guardi che anche Lucignolo non si accorgeva di certe trasformazioni…
Poi c’è un secondo motivo per il quale non avrebbe mai dovuto mettere piede nell’Udc. Questo Partito, a Roma, appoggia Mario Monti, il dannosissimo Presidente del Consiglio italiano. L’Udc di Casini, insomma, appoggia con una convinzione degna di migliore causa il Partito che sta affossando l’Italia.
Onorevole Leanza, ci ripensi: ‘ascaro’ e sponsor di Mario Monti… Secondo noi lei, in questo periodo, ha le idee un po’ confuse. Noi ci auguriamo che i suoi elettori non la seguano. E ci auguriamo che lei si risvegli dal sonno della ragione politica in cui è precipitato, anche per rendersi conto che certe trasformazioni alla Lucignolo – della politica, naturalmente – non sono il massimo…