Palermo, Teatro Massimo alla sbando

Il Teatro Massimo di Palermo continua ad essere gestito in modo approssimativo e ragionieristico. Lo denunciano,ancora una volta, le organizzazioni sindacali che fanno capo a Cgil Cisl e Uil in un lungo, dettagliato e puntiglioso documento che hanno inviato al’ Sindaco, Leoluca Orlando, e all’assessore comunale alla Cultura, Francesco Giambrone. 

I rappresentanti sindacali segnalano la “disorganizzazione” e le “scelte artistiche incomprensibili che continuano a segnare e deturpare forse irreparabilmente il lavoro dell’orchestra della Fondazione, azzerando di fatto standard qualitativi e condizioni di eccellenza artistica che normalmente offriamo al nostro pubblico”.

I lavoratori del Teatro iscritti a Cgil, Cisl e Uil tornano ad attaccare la Direzione Artistica del Teatro, protagonista di una “una stagione estiva (se così si può definire) a dir poco imbarazzante”.

“Con questa dirigenza – si legge nel documento – è praticamente impossibile immaginare un rilancio artistico” e “un aumento quantitativo della produzione”, “proprio in quei periodi dell’anno che potrebbero essere molto fecondi per l’afflusso turistico e per le ulteriori possibilità offerte dalla bella stagione”.

Insomma, per il Teatro Massimo, che ormai è l’emblema del disastro culturale di Palermo – ereditato dalle passate amministrazioni comunali, ma purtroppo segnato ancora da immobilismo, dovuto, supponiamo, a problemi finanziari – la stagione estiva 2012 sta passando, è il caso di dirli, ‘in cavalleria’.

“La grave disattenzione ed incapacità nella programmazione artistica che da tempo lamentiamo a gran voce – si legge ancora nel documento – il distratto e superficiale operato del Direttore Artistico, che troppo spesso è assente per motivi professionali personali e non legati agli impegni con la Fondazione, la mirata attenzione da parte della Sovrintendenza al solo bilancio d’esercizio – azione dell Sovrintendenza del Teatro che non è riuscita comunque ad attirare l’interesse di investitori privati – rischia di compromettere l’immagine qualitativa del Nostro Teatro”.

Le tre organizzazioni sindacali segnalano i problemi irrisolti:

– 1) La mancanza di progettualità artistica, come del resto già rilevato anche dal Sig. Sindaco – Presidente, a cui non è stata presentata una relazione artistica sul progetto “stagione estiva 2012”.

– 2) La tardiva e superficiale informativa ai Professori d’orchestra sui programmi musicali da eseguire nella “Stagione Estiva 2012” (da questo scaturisce la mancanza dei legittimi tempi da dedicare allo studio individuale delle partiture).

– 3) La mancata disponibilità di buona parte del materiale musicale da eseguire nei concerti e che si rende disponibile solo e direttamente all’ultimo momento. Tra l’altro spesso il materiale è presentato senza le dovute apposizioni delle arcate e con i tempi ristrettissimi della programmazione non si possono fare miracoli.

– 4) Programmazione di lavoro caotica (insufficienti ore di prove previste per l’orchestra) vista la complessità del repertorio programmato. Teniamo a precisare che la stagione invernale, si caratterizza per con periodi di inattività e con periodi lunghi ed estenuanti di lettura delle Opere programma, superflui turni di prove per lo studio di opere di repertorio, quando invece si potrebbe dare spazio alle attività sinfoniche e cameristiche. Riteniamo indispensabile e doverosa la razionalizzazione delle spese e dei costi di produzione, ma queste problematiche devono essere affrontate nella fase di progettazione e non in modo improvviso ed aritmetico senza tenere conto delle effettive esigenze artistiche in fase di realizzazione. Troppo spesso la Direzione Artistica della Fondazione Teatro Massimo si abbandona al caso e disattende il confronto con i vari reparti. Sappiamo benissimo però, che una “produzione di eccellenza”, è frutto di un metodico e continuato confronto. I dettagli e le metodologie necessarie per la realizzazione degli eventi devono essere discusse e pacificate con i vari settori della Fondazione, avendo ben presente un chiaro obiettivo.

– 5) Scelta di un “giovane ed inesperto” direttore d’orchestra per l’inaugurazione della “Stagione Estiva” che, complice la ristrettezza dei tempi di programmazione e le limitate ore di prova, ne hanno reso impossibile la conduzione del concerto e ne ha determinato la sostituzione con il M° G. Pelivanian (pare per motivi di salute, troppi Direttori si ammalano e vengono sostituiti), sperando che tutto questo non abbia comportato costi aggiuntivi a quelli previsti. Sarebbe infatti veramente assurdo risparmiare sui contratti dei “precari” per poi disperdere risorse economiche, per ingaggi direttoriali sbagliati.

– 6) Scelta di una inappropriata sede per la realizzazione del programma annunciato per il concerto diretto dal M° Schellenberger, previsto per il 2 luglio 2012 presso la Chiesa del Battaglione dei Carabinieri di Palermo. La irresponsabile scelta di non concedere una prova di assestamento che avrebbe riparato ai “disagi artistici” provocati dalla sbagliata programmazione della Fondazione (e solo per non aggravare i costi di produzione di mezz’ora di straordinario da concedere all’orchestra che avrebbe concesso in cambio un’ora intera al Maestro), ha purtroppo dato i suoi frutti, determinando una non eccellente esecuzione del concerto.

– 7) L’inadeguato intervento nell’allestimento degli spazi offerti dall’Orto botanico, luogo in cui si è programmata la realizzazione di parte degli eventi proposti nella stagione estiva. Alla normale sede istituzionale estiva, lo storico Teatro di Verdura che il Comune mette a disposizione gratuitamente ad Associazioni private per la programmazione estiva, si è dato un indirizzo “condominiale” e non consono all’immagine artistica del Teatro Massimo, non tenendo minimamente in considerazione le opportunità fornite dal flusso turistico in questo periodo.

Si allestisce lo spazio dedicato al pubblico con sole 200 sedie, quando l’affluenza del pubblico e di qualche migliaio. Oltretutto il tentativo di limitare l’ingresso che viene pubblicizzato come “libero”, ha generato diffuse e dure contestazioni. Al concerto programmato per il “6 luglio”, alcuni professori d’orchestra sono stati trattenuti dal pubblico fuori dal sito, fino a quando non è stato concesso l’ingresso a quanti volessero presenziare all’evento. La direzione si trincera dietro non meglio precisate esigenze di sicurezza come se queste ultime al pari di tutto il resto non dovessero esser prese in debita considerazione in fase progettuale, mentre vengono rappresentate quasi come eventi imprevisti ed improvvisi, rimarcando ancora di più l’inettitudine programmatica.

Segue una puntuale denuncia della superficialità, dell’approssimazione e del dilettantismo che continuani a caratterizzare, ancora oggi, la gestione del Teatro Massimo:

“Al concerto realizzato il 15 luglio – si legge sempre nel documento – le insufficienti sedie per il pubblico sono arrivate alle 21,10 a soli cinque minuti dal previsto inizio del concerto. Il pubblico ha provveduto autonomamente allo scarico delle sedie dal camion dei trasporti! Qualcuno si accalcava per accaparrarsi una sedia, altri urlavano: lo spettacolo nello spettacolo!

La mancanza di una pedana di legno sotto gli strumentisti ad arco durante i concerti realizzati, sta a sottolineare non solo la poca considerazione per l’orchestra e la sua immagine (e quella del Teatro), ma anche lo scarso interesse per la qualità del suono.

Per non parlare del non previsto servizio di pulizia: professori d’orchestra e pubblico hanno condiviso lo sporco (sabbia, terriccio e fogliame) che non arricchiscono positivamente l’immagine del Teatro e dell’Amministrazione Comunale.

Si sottolinea infine la tardiva ed incompleta comunicazione in merito al concerto previsto per il 19 luglio 2012. Pare che questo evento si debba realizzare in collaborazione con i professori d’orchestra della F.O.S.S., ma ancora nulla è chiaro o definito, non si sa con chi e come si comporranno le sezioni che prenderanno parte al concerto. Questo sottrae tempo allo studio personale e di sezione del programma da eseguire. I professori d’orchestra, anche se musicisti, purtroppo non improvvisano come i vertici aziendali.

La Direzione Artistica si è limitata a comunicare alle O. S. l’impossibilità di disporre delle necessarie pedane per l’Orchestra. E’ stata proposta una scelta: climatizzazione o pedane?

La nostra Direzione considera le nostre richieste come dei capricci da immaturi!

Ma noi musicisti sappiamo che programmare e proporre un brano non di repertorio come la II Sinfonia di G. Mahler, ammesso che ci siano le tanto discusse pedane, con una decina di ore di prove, senza il tempo necessario per lo studio individuale e di sezione, equivale a un insulto per la nostra professionalità e a un “vilipendio” all’immagine del Teatro.

E l’impegno del Coro e del Corpo di ballo della Fondazione in questa stagione estiva?

Alle richieste di confronto sull’argomento, la Direzione Aziendale ha risposto che a Palermo non ci sono spazi adeguati (!!). Le rappresentanze hanno replicato che esiste moltissima letteratura barocca e neoclassica per orchestra e coro che pur essendo di grande richiamo, impegna organici contenuti.

Anche il settore tecnico ( sartoria, scenografia e settore palcoscenico) è stato sostanzialmente impegnato in lavoro di manutenzione.

Tutto quanto fin qui esposto e la preoccupante situazione finanziaria in cui versa la Fondazione e che risulta determinata dai continui tagli alle risorse a cui assistiamo e di cui non abbiamo chiara comunicazione e confronto, si apprende solo a mezzo stampa e di cui speriamo il Sig. Sindaco-Presidente ci dia presto comunicazione, costituiscono serio motivo di preoccupazione per le scriventi Organizzazioni Sindacali.

Le continue mortificazioni professionali e continui attacchi alla dignità professionale dei lavoratori tutti del “Teatro Massimo”, costituiscono al tempo stesso un serio pericolo per l’immagine della nostra Città.

Sollecitando un celere intervento da parte del Sig. Sindaco-Presidente, per la salvaguardia del futuro culturale ed occupazionale di questa Fondazione, le scriventi OO. SS. chiedono contemporaneamente, per quanto precedentemente esposto, che il concerto previsto per il 25 luglio 2012, concerto di chiusura della stagione estiva 2012, si realizzi al Teatro di Verdura e non presso il giardino dell’orto botanico come previsto.

Sicure di una attenta presa in considerazione delle problematiche espresse, si attendono riscontri”.

 

 

 

 


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