In tutte le regioni del mezzogiorno, ad eccezione dell'abruzzo, la poverta' e' piu' diffusa rispetto al resto del paese. Le situazioni piu' gravi si osservano tra le famiglie residenti in sicilia (27,3%) e calabria (26,2%), dove sono povere oltre un quarto delle famiglie. E' quanto emerge dai dati diffusi dall'istat sulla poverta' in italia.
Istat, in Sicilia le famiglie più povere
In tutte le regioni del Mezzogiorno, ad eccezione dell’Abruzzo, la poverta’ e’ piu’ diffusa rispetto al resto del Paese. Le situazioni piu’ gravi si osservano tra le famiglie residenti in Sicilia (27,3%) e Calabria (26,2%), dove sono povere oltre un quarto delle famiglie. E’ quanto emerge dai dati diffusi dall’Istat sulla poverta’ in Italia.
Nel complesso, relativamente poveri sono oltre 8 milioni di italiani. La crisi ha fatto impennare l’indice della poverta’ relativa (dal 40,2% al 50,7%) per le famiglie senza alcun reddito proveniente da attivita’ lavorative (occupati o pensionati). Si tratta, spiegano dall’Istat, delle famiglie che vivono con rendite, assegni di mantenimento o pensione sociale. I tre quarti di queste famiglie riedono nel Mezzogiorno.
Aumenta l’incidenza di poverta’ assoluta tra le famiglie con persona di riferimento non occupata (dal 5,9% al 6,6%), in particolare se e’ ritirata dal lavoro (dal 4,7% al 5,4%) e, in assenza di redditi da lavoro, almeno un componente e’ alla ricerca di occupazione (dall’8,5% al 16,5%)’.
Un peggioramento si osserva ‘anche tra le famiglie con a capo una persona con basso livello professionale (operaio, dal 6,4% al 7,5%) e con basso titolo di studio (con al piu’ la licenza elementare dall’8,3% al 9,4%, con la licenza di scuola media inferiore dal 5,1% al 6,2%). Infine, peggiora la condizione delle coppie con un figlio (dal 2,9% al 4%), in particolare se minore (dal 3,9% al 5,7%)’.