Si aggrava la posizione processuale del presidente della regione siciliana, raffaele lombardo, e di suo fratello angelo, parlamentare nazionale del movimento per l'autonomia. La procura della repubblica di catania - stando a quanto rivela live sicilia - ha chiesto al giudice monocratico di coontestare a lombardo a al fratello anche l'accusa aggravante di aver favorito i mafiosi.
Aggravante mafiosa per Lombardo
Si aggrava la posizione processuale del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, e di suo fratello Angelo, parlamentare nazionale del Movimento per l’autonomia. La Procura della Repubblica di Catania – stando a quanto rivela Live Sicilia – ha chiesto al giudice monocratico di coontestare a Lombardo a al fratello anche l’accusa aggravante di aver favorito i mafiosi.
“Ho il dovere – dichiara il pubblico ministero Carmelo Zuccaro – come rappresentante dell’ufficio di Procura, alla luce delle dichiarazioni dei pentiti, di contestare l’aggravante di aver favorito la mafia”.
Non si escludono sviluppi anche sul piano politico. La notizia giunge, infatti, mentre Lombardo sta procedendo alle nomine di sottogoverno, garantendo anche quella parte del Pd che gli è rimasta fedele. Oltre alle nomine sono in corso altre ‘spartizioni’ che coinvolgono tanti parlamentari.
Su Lombardo pendono anche due mozioni di sfiducia. Ma, come abbiamo scritto stamattina sul nostro giornale, la mozione di sfiducia può non essere efficace sul piano giuridico, perché non c’è una legge costituzionale che prevede le dimissioni del presidente della Regione, seppur ‘sfiduciato’ da Sala d’Ercole.
Per mandare a casa Lombardo resterebbero due vie: le dimissioni del presidente, annunciate dallo stesso Lombardo per il 28 luglio; o le dimissioni di 46 parlamentari dell’Ars.
L’eventualità che 46 deputati di Sala d’Ercole si dimettano a tamburo battente è molto improbabile. Perché, in questo momento, tutti i deputati – di maggioranza e di opposizione – aspettano di conoscere quante risorse finanziarie potranno impegnare nella manovra in discussione all’Ars. La cifra esatta si dovrebbe conoscere solo dopo il giudizio di parifica del bilancio da parte della Corte dei Conti. Appuntamento previsto per la prossima settimana.
Insomma: prima dell’approvazione della manovra – prevista, bene che vada, per la fine del mese – non si dovrebbero registrare variazioni. A parte un ulteriore appannamento dell’immagine del Pd siciliano, Partito che, comunque, non dovrebbe più avere problemi di immagine, visto che la propria immagine se l’è giocata già da un bel po’ di tempo…