Non ci capita spesso di essere d'accordo con il presidente della regione, raffaele lombardo, e con i suoi uomini. Del resto, tra sperperi, consulenze, affari, atti amministrativi più o meno 'banditeschi' non si può che stare alla larga da questo governo.
Long drink/ Pd e Udc per noi pari sono…
Non ci capita spesso di essere d’accordo con il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e con i suoi uomini. Del resto, tra sperperi, consulenze, affari, atti amministrativi più o meno ‘banditeschi’ non si può che stare alla larga da questo Governo.
Però siccome siamo abituati – laicamente – ad ascoltare tutti, a dare spazio a tutti e a riconoscere le regioni degli altri quando sono logiche, non possiamo non essere d’accordo con quanto afferma il capogruppo dell’Mpa all’Ars, Nicola D’Agostino.
“Da qualche giorno – scrive D’Agostino in un comunicato – sembra di ascoltare barzellette, anziché nuove idee, dalla politica. E’ una cosa da ridere che l’Udc faccia la morale a Lombardo dopo aver governato con lui, e prima fatto tanto bene alla Regione siciliana sotto la guida del loro sempreterno leader maximo Casini (ma in verità ci pare che poi molte cose abbiano lasciato parecchio a desiderare…)”.
In effetti, Casini non ha molti titoli per ergersi a moralizzatore della politica siciliana. Se non altro perché il suo partito, se non ricordiamo male, ha appoggiato l’operazione rigassificatore a a Porto Empedocle, cioè a meno di un chilometro dalla Valle dei Templi di Agrigento. Una storia di soldi – tanti soldi – che non ha nulla, ma proprio nulla a che vedere con gli interessi della Sicilia.
Ciò posto, Casini appoggia un Governo nazionale di banche, banchieri a palazzinari che sta ‘strozzando’ gli italiani, nel nome dell’euro gestito dalla Bce e dell’Unione Europea gestita dai tedeschi: due cose che andrebbero sbaraccate, perché stanno portando non solo l’Italia, ma tanti Paesi europei verso la rovina.
Ma torniamo al capogruppo dell’Mpa, D’Agostino. Che ne ha pure – e secondo noi a ragione – per il Pd siciliano. “Di più ridono i siciliani – dice ancora l’esponente dell’Mpa – di un Pd che ancora oggi è in giunta con qualche assessore tecnico, propone la sfiducia al suo stesso governo dopo tre anni di intensa attività amministrativa dalla quale ha tratto evidenti vantaggi e non prova né vergogna e neppure imbarazzo ad usare un linguaggio ipocrita e violento”.
“Pensano così alcuni maggiorenti del Pd – osserva ancora D’Agostino – di presentarsi puri e casti ai propri elettori al seguito dei noti condottieri: ‘Rieccolo’ Crisafulli ed Enzino Bianco, di cui tanto leggiamo nelle cronache nazionali per quel che racconta il suo tesoriere Lusi; ma in Sicilia nessuno è così fesso da non capire che la mozione di sfiducia, inutile nei confronti di un Presidente dimissionario, ha il solo obiettivo cinico di costruire le basi per una nuova coalizione elettorale che dia sfogo alle frustrazioni personali di alcuni leaderini regionali impegnati quotidianamente a prendersi le misure…”.
Noi non siamo fans del Governo Lombardo. Però questo Pd siciliano è un po’ ondivago…
Foto di Nicola D’Agostino tratta da nicoladagostino.it