Ars, al via le stabilizzazioni (con impugnativa?)

Dopo una lunga seduta contrassegnata da polemiche e interruzioni, Sala d’Ercole ha approvato il disegno di legge (ddl) sulla stabilizzazione del personale precario della Regione e le norme di contenimento della spesa. Il provvedimento prevede l’assunzione a tempo indeterminato di circa 800 precari, che vengono inseriti nella pianta organica regionale senza concorso, quindi la proroga dei contratti per altri 740 soggetti che saranno stabilizzati in attesa dell’applicazione del piano del governo. Il ddl, che è passato all’unanimità, assegna 100 milioni di euro l’anno per tre anni per coloro che sono inseriti in pianta organica e 30 milioni per i precari titolari di proroga.
In pratica, l’Ars ha discusso e approvato una serie di norma che, appena un anno fa, sono state ‘bocciate’ dal commissario dello Stato. La legge approvata ieri suona come una mezza sfida all’ufficio che è chiamato a verificare la costituzionalità delle leggi approvate dal parlamento dell’Isola. Al commissario dello Stato, adesso, non rimangono che due strade: o smentire se stesso, ad appena un anno di distanza (cosa che sarebbe ‘pirandellianamente’ coerente con un ufficio che, nell’ultimo anno non ha mostrato particolare severità); o riproporre la propria posizione che suonerebbe incoerente con quella espressa un anno fa, ma coerente con il ‘buonismo’ di quest’anno.
Intanto nel mondo politico siciliano, quasi ad esorcizzare il passaggio della legge dagli uffici del commissario dello Stato, si ‘festeggia’. “Dopo vent’anni finalmente i precari hanno ottenuto ciò che si aspettavano”, dice Totò Lentini (Udc).
Nonostante le accese polemiche dell’opposizione, che aveva chiesto di porre emendamenti al testo prima del voto, sia il Pdl che Grande Sud hanno alla fine espresso voto favorevole.
“Gli emendamenti aggiuntivi al testo di questa legge sono stati trasferiti sull’esercizio provvisorio – dice il presidente dell’Ars, Francesco Cascio – quelli ammissibili saranno trattati insieme al provvedimento”.
Il deputato del Pdl Vincenzo Vinciullo fa notare “l’assenza al momento del voto in Aula e in commissione del governo nella stesura di questo testo”. “Questa legge – aggiunge soddisfatto Vinciullo – approvata, nonostante l’assenza del governo, con il contributo decisivo del PdL, è il riconoscimento dell’impegno, la professionalità e, nel caso dei membri della Protezione Civile, anche dell’eroismo e dello sprezzo del pericolo di lavoratori che da dieci anni attendevano una risposta concreta dalla Regione siciliana”.
L’assessore all’Economia, Gaetano Armao, ringrazia il parlamento. “Si risponde così alle attese delle tante persone che hanno lavorato per anni nella pianta organica” Armao parla di “concorsi che si torneranno finalmente ad attivare” per dare “speranze e futuro ai nostri giovani diplomati e laureati”.
Due ordini del giorno firmati da Salvino Caputo sono stati accolti come raccomandazione. Si prevede che il personale dell’Ente Fiera del Mediterraneo confluisca nella Resais. Cascio ha poi chiuso la seduta e convocato la prossima assemblea il 28 dicembre alle 11 con all’ordine del giorno l’esercizio provvisorio. Il termine per fissare gli emendamenti al testo è fissato per oggi alle 12,00.
“I lavoratori sono stati garantiti”, dicono i deputati del gruppo Pdl all’Ars. “I ritardi del governo e le assenze della maggioranza – ribadiscono – facevano correre il rischio di pregiudicare l’approvazione del disegno di legge. Soltanto la presenza, la correttezza e la responsabilità insieme con il contributo costruttivo del gruppo del Pdl hanno, quindi, ovviato a tale disastro”.
“Discorso diverso per il disegno di legge sull’esercizio provvisorio che – concludono i parlamentari del Pdl – abbiamo fatto rinviare al 28 dicembre, proprio perché ostili a tale ennesima riproposizione, certi che in questi giorni gli emendamenti e i conseguenti approfondimenti potranno apportare dei contributi di miglioramento. Comunque, ciò ha dimostrato, definitivamente, che la maggioranza in Aula non era tale, poiché altrimenti l’esercizio provvisorio se lo sarebbe stato votato…”.
Positivo il commento di Lino Leanza, parlamentare dell’Mpa e figura centrale degli autonomisti siciliani: “La legge approvata – dice -rende giustizia a quanti da decenni hanno prestato servizio nella pubblica amministrazione con grande professionalità, un atto che restituisce dignità a quel popolo che ha sempre vissuto nel precariato. Un grande risultato del governo Lombardo che ha rispettato così uno degli obiettivi prioritari del programma, cioè la fine del precariato”.
“L’Assemblea – aggiunge Leanza – ha dato prova di grande maturità con un voto che ha dato adesso certezza a numerose categorie interessate in Sicilia, dalla Protezione Civile ai catalogatori all’Arra. Si apre una fase nuova, dando anche il via alle riserve nei concorsi. Diamo certezza, in percentuali diverse, a tutti, ripartono i concorsi dopo 20 anni, con un complessivo tetto di 1500 posti. La legge sancisce infatti un punteggio con premialità, il 20 per cento sarà destinato alla mobilità , il 10 per cento all’interno della pubblica amministrazione per gli avanzamenti di carriera, il 30 per cento con concorso con corsia specifica per chi ha già prestato servizio”.

Apprendi sulla sanità
“Dopo l’approvazione della legge sui ticket sanitari, sulla quale mi sono astenuto -dice il parlamentare del Pd, Giuseppe Apprendi – ho proposto all’Aula un ordine del giorno che prevedesse la non chiusura del punto nascita dell’Ospedale di Petralia Sottana e il mantenimento degli impegni contenuti nel decreto pubblicato a seguito dell’incontro Con i sindaci delle Madonie. L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità e successivamente alcuni parlamentari palermitani vi hanno apposto la loro firma. E’ la dimostrazione che il parlamento non condivide l’azione del governo Lombardo e dell’assessore alla Salute, Massimo Russo, sul tema della sanità siciliana”.
Apprendi torna, poi, sul ddl sulle unioni civili, attaccando il parlamentare dell’Mpa, Minardo e l’assessore alla Famiglia, Andrea Piraino. Che, “con la complicità del presidente dell’Ars Francesco Cascio”, sottolinea il parlamentare del Pd, “hanno chiesto, con scuse improponibili, che il disegno di legge sulle unioni civili tornasse nella commissione di merito, per approfondimento della materia”.
La verità, aggiunge Apprendi, è che “il disegno di legge è stato trattato in commissione per ben 5 sedute presiedute dal Presidente Vinciullo, sedute a cui, se pur invitato, l’assessore Piraino non ha partecipato e per lui sono venuti irappresentanti degli uffici”.
“Siamo davanti a un parlamento – conclude Apprendi – che si rifiuta di affrontare una legge che può risolvere parecchi problemi alle coppie etero-omosessuali che convivono. Rinviano, fuggono invece di confrontarsi. Mi dispiace che l’onorevole Vinciullo, sfoghi sulle coppie di fatto e sui gay la rabbia per la bocciatura del suo ddl,sugli oratori,Una caduta di stile che non mi aspettavo.”

Fiera del Mediterraneo
L’Aula, inoltre, ha accettato come raccomandazione un ordine del giorno sui lavoratori della Fiera del Mediterraneo ed ha approvato altri due che riguardano: 1) Provvedimenti urgenti per la stabilizzazione di 91 dipendenti ex Spo; 2) Chiusura del sito neonazista denominato Stormfrom.
Sull’ordine dei lavori i deputati di ‘Forza del Sud’ hanno lamentato la mancata rappresentanza del loro gruppo nelle commissioni legislative. Il presidente Cascio, rispondendo alle richieste dei deputati intervenuti in merito alle designazioni di rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari nelle commissioni legislative, ha sollecitato i Capigruppo a provvedere al più presto a tale adempimento.
Il disegno di legge sull’autorizzazione per l’esercizio provvisorio per l’anno 2012 è stato rinviato alla prossima seduta, convocata per mercoledì 28 dicembre alle ore 11,00.
Nel corso dei lavori il presidente Cascio, ha comunicato che, in data 22 dicembre 2011, è pervenuta via fax nota dell’avvocato Giovanni Giacobbe, difensore dell’onorevole Fortunato Romano anche a nome dell’Avv. Marcello Scurria, con acclusa la sentenza della Corte di Cassazione, la quale stabilisce che il ricorrente, onorevole Fortunato Romano, era validamente legittimato a partecipare alla competizione elettorale, con l’ulteriore conseguenza che la sua elezione a deputato regionale è pienamente legittima. Conseguentemente, egli riacquista il seggio di deputato dell’Assemblea regionale siciliana in atto ricoperto dall’onorevole Marcello Bartolotta.

Cinema & politica
Oggi alle 17,00, nella sede di Catania della presidenza della Regione siciliana, alla presenza del presidente Raffaele Lombardo, l’amministratore unico di Sicilia Turismo e Cinema Spa, Francesco Nicosia, il dirigente generale del dipartimento regionale del Turismo, Marco Salerno e l’amministratore unico della Seven Dreams Productions srl, l’attrice Maria Grazia Cucinotta, firmeranno il contratto per la coproduzione cinematografica di un lungometraggio girato in Sicilia e in Cina. Ulteriori dettagli sull’opera saranno resi noti domani. I giornalisti sono invitati a partecipare.

Credito d’imposta
Con un emendamento del governo regionale inserito nel disegno di legge sull’esercizio provvisorio sono state reperite ulteriori risorse necessarie a consentire l’accesso al credito d’imposta per investimenti, ad una quota assai significativa di quelle imprese le cui istanze, presentate nel 2011, non sono state accolte per esaurimento dei fondi disponibili . L’emendamento è stato approvato all’unanimità dalla commissione Bilancio.
Queste imprese potranno, pertanto, rinnovare l’istanza secondo le procedure già previste, entro termini che saranno resi noti dall’ amministrazione regionale. Così come la legge prevede, le aziende manterranno l’ordine di priorità acquisito all’atto della richiesta già avanzata e potranno avviare l’investimento solo successivamente alla comunicazione di ammissione al beneficio.
“Questo provvedimento come si evince dai dati aggiornati al 20 dicembre – spiega l’assessore per l’Economia, Gaetano Armao – è la risposta che il governo e l’intera commissione intendono dare alle numerose richieste che sono giunte dalle imprese ed e’ il modo piu’ concreto con cui il governo regionale intende sostenere lo sviluppo dell’economia siciliana, pur in presenza della grave crisi che stiamo attraversando”.
Dai dati aggiornati risulta, infatti, che il totale delle istanze presentate ed accettate è di 902, delle quali 398 accolte (pari al 44%), mentre le non accolte ammontano a 504 (il 56%), di cui 483 per esaurimento dei fondi e 21 per esito negativo dell’istruttoria.
Il complessivo credito d’imposta ammesso ad agevolazione ammonta a circa 109 milioni di euro, a fronte di un investimento di circa 310 milioni di euro. Il settore di attività con maggiori istanze è il manifatturiero, seguito dal turismo. Catania è la provincia con maggior numero di richieste, ma anche Messina, Trapani, Ragusa e Siracusa hanno dato ottimi risultati.
“I dati – spiega l’assessore – confermano l’efficacia del credito di imposta quale valido strumento di attrazione di investimenti da parte di imprese con sede legale fuori dal territorio siciliano”. In particolare sono 17 le istanze presentate e accolte dalle quelle aventi sede fuori Sicilia, con un credito di imposta ammesso ad agevolazione pari a circa 10 milioni di euro, per investimenti da effettuare di circa 35 milioni di euro”.

Consultori di Catania e Agrigento
“Dopo la pubblicazione dell’elenco dei consultori accreditati da parte dell’Assessorato regionale per la Sanità, esiste il rischio concreto che alcuni territori delle città di Catania e Agrigento si ritrovino scoperti di questi fondamentali servizi che rispondono ad alcune urgenze sociali relative alla vita della coppia e della famiglia, alla maternità e paternità responsabili, alla tutela della donna e dei minori.”
E’ quanto denunciato da Francesco Calanducci, deputato regionale dell’Mpa nell’ordine del giorno che è stato sottoposto al voto dell’Ars. Nell’atto di indirizzo, che è stato sottoscritto anche dai deputati Giuseppe Arena, Michele Cimino e Giovanni Di Mauro e che è stato approvato a larga maggioranza dall’Aula, si sottolinea che nell’elenco dei consultori approvato dall’assessorato non figurano alcuni per i quali le ASP competenti, in particolare a Catania ed Agrigento, avevano già avviato le procedure di rinnovo della convenzione.
“I Consultori familiari – sottolinea Calanducci – non dovrebbero rientrare nell’ambito di operatività della normativa in materia di accreditamento delle strutture sanitarie e l’esclusione dagli elenchi degli enti convenzionati determina il blocco dell’attività, divenuta necessaria anche alla luce del disagio dei territori in cui operano.”
L’ordine del giorno approvato dall’Ars impegna quindi il governo e l’assessorato per la Salute “a rivedere la necessità di accreditamento formale dei Consultori familiari ai fini dell’erogazione dei contributi per lo svolgimento della loro attività in regime di convenzione” e, in subordine, ammettere tra le strutture accreditate quei Consultori familiari rimasti esclusi, in ragione della tutela del superiore interesse pubblico che ne giustifica la prosecuzione del rapporto convenzionale con le strutture sanitarie regionali.”

Geometri
“Auspichiamo che l’impegno assunto dal presidente Raffaele Lombardo nei confronti dei geometri siciliani non rimanga un semplice annuncio. Deve essere garantita ai geometri la possibilità di progettazione e direzione dei lavori per le modeste costruzioni con strutture in cemento armato”. Lo afferma il deputatore regionale dell’Udc, Salvo Giuffrida, commentando l’esito di un incontro tra i rappresentati dell’ordine dei geometri e il governatore.
“Come avevo preannunciato – prosegue Giuffrida – occorre mettere chiarezza in un settore che rischia di essere penalizzato a causa di norme poco chiare. La protesta che si è tenuta nei giorni scorsi anche a Palermo esprime un malessere profondo nei confronti delle limitazioni imposte dagli uffici del Genio civile. Vigileremo affinché, in attesa dell’approvazione del ddl in Senato, si possa a livello regionale trovare quanto prima un’intesa che garantisca una classe professionale che tanto ha dato alla nostra Isola”.

Udc a Messina
I due gruppi consiliari (Il Centro con D’Alia e quello Udc) al Consiglio comunale di Messina si fondono insieme e, dal primo gennaio, formeranno un solo gruppo sotto l’insegna dell’Unione di Centro. L’ufficializzazione arriva a poche settimane dai congressi cittadino e provinciale dell’Unione di Centro che si sono svolti nella citta’ dello Stretto. Con il nuovo assetto, quindi, il capogruppo a Palazzo Zanca sarà Bruno Cilento, il vice Mario Rizzo.
“E’ solo una formalizzazione – spiegano Cilento e Rizzo – . Questa scelta, infatti, ribadisce come i due gruppi hanno da sempre condiviso la stessa linea politica ed operato congiuntamente, grazie al grande affiatamento e l’intesa tra tutti i consiglieri comunali centristi, i quali in tutti questi anni hanno mostrato forte senso di responsabilità verso il ruolo istituzionale conferitogli e nei confronti delle problematiche e degli interessi della cittaà”.

 

 

 


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Dopo una lunga seduta contrassegnata da polemiche e interruzioni, sala d’ercole ha approvato il disegno di legge (ddl) sulla stabilizzazione del personale precario della regione e le norme di contenimento della spesa. Il provvedimento prevede l'assunzione a tempo indeterminato di circa 800 precari, che vengono inseriti nella pianta organica regionale senza concorso, quindi la proroga dei contratti per altri 740 soggetti che saranno stabilizzati in attesa dell'applicazione del piano del governo. Il ddl, che è passato all'unanimità, assegna 100 milioni di euro l'anno per tre anni per coloro che sono inseriti in pianta organica e 30 milioni per i precari titolari di proroga.

Dopo una lunga seduta contrassegnata da polemiche e interruzioni, sala d’ercole ha approvato il disegno di legge (ddl) sulla stabilizzazione del personale precario della regione e le norme di contenimento della spesa. Il provvedimento prevede l'assunzione a tempo indeterminato di circa 800 precari, che vengono inseriti nella pianta organica regionale senza concorso, quindi la proroga dei contratti per altri 740 soggetti che saranno stabilizzati in attesa dell'applicazione del piano del governo. Il ddl, che è passato all'unanimità, assegna 100 milioni di euro l'anno per tre anni per coloro che sono inseriti in pianta organica e 30 milioni per i precari titolari di proroga.

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