Da una parte la famiglia che vanta il possesso dello stabile, dall'altra l'amministrazione etnea che dovrebbe installare al suo interno un polo museale. Nel corso della battaglia legale, Salvatore Marra, responsabile unico del progetto, avrebbe dichiarato il falso. Per questo motivo è stato raggiunto dal provvedimento
La contesa di palazzo dei Crociferi Rinviato a giudizio un tecnico del Comune
Avrebbe testimoniato il falso durante un’udienza per una causa di usucapione che vede opposti il Comune di Catania e la famiglia Girgenti. Motivo del contendere il palazzo dei Crociferi. Con questa accusa un tecnico comunale, Salvatore Marra, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di falso. L’ingegnere è responsabile unico del progetto di restauro dell’edificio, all’interno del quale è prevista l’installazione di un polo museale. A renderlo noto è il legale di Andrea Girgenti, Pietro Ivan Maravigna. Raggiunto telefonicamente, Marra dichiara di non aver ricevuto l’atto e rimanda ogni considerazione in attesa di saperne di più.
La vicenda, molto complessa, vede da una parte la famiglia Girgenti e dall’altra l’ente pubblico. La testimonianza di Marra all’interno del procedimento è considerata importante perché avrebbe fornito elementi che avrebbero danneggiato gli eredi dei proprietari dello stabile. Questi si sono costituiti parte civile, chiedendo al Comune di Catania di riconoscere i danni provocati dalla presunta falsa testimonianza. E si rivolgono al primo cittadino Enzo Bianco, invocando «le necessarie misure cautelari previste dal procedimento disciplinare per i soggetti rinviati a giudizio per reati così gravi» e chiedendo che il tecnico non si occupi più della vicenda.