Musica in bici, la polizia ferma Raffa Dj «Ma continuerò a far ballare la gente»

La sua bicicletta ha una cassa, una batteria da 12 volt e un piccolo amplificatore collegato a un iPod. Da mesi Raffaele Lo Savio, ormai noto come Raffa Dj-Biker, gira la città nel corso dei raduni di Ruote Libere «e faccio ballare i ragazzi». Una sorta di servizio pubblico per il «divertimento sano», lo definisce Raffaele. Al quale martedì la polizia ha però imposto il silenzio, a causa di una segnalazione per disturbo della quiete pubblica. «Era tardi, l’una di notte, avevo inizialmente messo la musica a basso volume in piazza Bellini, davanti al teatro Massimo», spiega il giovane. Che ha però deciso, pochi minuti dopo, di alzarlo. «Sono arrivati dei ragazzi che mi hanno chiesto di mettere dei balli di gruppo. Ho alzato il volume e una cinquantina di ragazzi hanno iniziato a ballare».

La scena, ripresa in un video dal cicloattivista Alessio Marchetti, si è però conclusa dopo pochi minuti con l‘arrivo di una volante della polizia. «Gli agenti si sono avvicinati e, dopo aver parlato con degli uomini seduti in un angolo della piazza con degli alcolici, mi hanno chiesto i documenti. Se la cosa si dovesse ripetere -prosegue Raffa Dj – mi hanno detto che prenderò una denuncia per disturbo quiete pubblica».

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La segnalazione, secondo quanto riferito da Raffaele, «è partita da un residente, e gli agenti hanno ammesso che sono venuti apposta per me. A me dispiace disturbare, ma il nostro è un divertimento sano, che allontana i malintenzionati e gli spacciatori che invece nessuno segnala. Sembra quasi che la gente preferisca loro alla musica», spiega il ciclista.

Che promette: «Non suonerò più dopo la mezzanotte, ma continuerò a far ballare la gente. Voglio dire: prendetevela con i veri criminali. Non ho autorizzazioni e naturalmente non prendo un centesimo. Ma non ho nessuna intenzione di mollare. E martedì sarò al prossimo raduno di Ruote Libere», conclude Raffa Dj.


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«Il nostro è un divertimento sano, che allontana malintenzionati e spacciatori che invece nessuno segnala. Sembra quasi che la gente li preferisca». Si difende così Raffaele Lo Savio, il giovane che da mesi gira la città con uno stereo attaccato alla bicicletta. Martedì scorso, in piazza teatro Massimo, è stato fermato dalla polizia. «Non suonerò più dopo mezzanotte, ma non mi fermerò», spiega Raffa Dj-Biker. Guarda il video

«Il nostro è un divertimento sano, che allontana malintenzionati e spacciatori che invece nessuno segnala. Sembra quasi che la gente li preferisca». Si difende così Raffaele Lo Savio, il giovane che da mesi gira la città con uno stereo attaccato alla bicicletta. Martedì scorso, in piazza teatro Massimo, è stato fermato dalla polizia. «Non suonerò più dopo mezzanotte, ma non mi fermerò», spiega Raffa Dj-Biker. Guarda il video

«Il nostro è un divertimento sano, che allontana malintenzionati e spacciatori che invece nessuno segnala. Sembra quasi che la gente li preferisca». Si difende così Raffaele Lo Savio, il giovane che da mesi gira la città con uno stereo attaccato alla bicicletta. Martedì scorso, in piazza teatro Massimo, è stato fermato dalla polizia. «Non suonerò più dopo mezzanotte, ma non mi fermerò», spiega Raffa Dj-Biker. Guarda il video

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«Il nostro è un divertimento sano, che allontana malintenzionati e spacciatori che invece nessuno segnala. Sembra quasi che la gente li preferisca». Si difende così Raffaele Lo Savio, il giovane che da mesi gira la città con uno stereo attaccato alla bicicletta. Martedì scorso, in piazza teatro Massimo, è stato fermato dalla polizia. «Non suonerò più dopo mezzanotte, ma non mi fermerò», spiega Raffa Dj-Biker. Guarda il video

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