Librino, bomba per vendicarsi dell’omicidio Bruciate le abitazioni dei presunti sicari

Un escalation di violenza sta segnando Librino, a seguito dell’omicidio di Massimiliano Di Pietro in viale Bummacaro lo scorso mercoledì. Nelle ultime ore una bomba rudimentale è stata messa davanti alla casa, ormai disabitata, del padre dei fratelli Celso – Davide, Michele e Antonino – i presunti autori del delitto che si sono consegnati ai carabinieri giovedì, proprio per paura di ritorsioni. A differenza di quanto riportato inizialmente, fonti d’agenzia precisano che l’ordigno non è esploso, ma è stato disinnescato dagli artificieri, chiamati dallo stesso Agatino Celso, il padre dei fermati. Si trattava di un cilindro metallico con all’interno polvere da sparo, chiodi e bulloni. L’uomo, che era agli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio ed estraneo all’omicidio, è stato successivamente condotto in carcere in seguito a una precedente segnalazione del commissariato della polizia di Stato di Librino. La sua abitazione sarebbe stata però danneggiata da ignoti. Anche agli appartamenti dei tre fratelli è stato appiccato il fuoco. Una reazione violentissima che si somma a quelle delle prime ore successive all’omicidio, quando ignoti avevano dato fuoco a una panineria, una bottega, un auto e due motorini, tutti riconducibili alla famiglia Celso. Nel frattempo il gip Francesca Cerone, dopo l’interrogatorio di garanzia, ha convalidato lil fermo dei tre.

Neanche il maxi sequestro di armi effettuato sabato dai carabinieri a Librino ha dunque fermato la vendetta. Le forze dell’ordine, dopo l’arresto dei presunti autori dell’omicidio, hanno effettuato un blitz recuperando nell’intercapedine di un palazzo circa 60 armi. Il sequestro più importante degli ultimi 15 anni, secondo gli investigatori. Ma non è bastato. I familiari dei Celso sono stati allontanati dal quartiere e inseriti in un programma di protezione dello Stato.

Stamattina il gip ha proceduto in carcere all’interrogatorio di garanzia dei tre fratelli. Davide Celso, il più giovane, ha confermato la versione data ai carabinieri, autoaccusandosi dell’omicidio e sottolineando di aver agito da solo, sparando prima con una pistola semiautomatica e dopo con un revolver. Il delitto sarebbe maturato per interessi legati al mondo della droga. Michele Celso ha invece spiegato di trovarsi, al momento dell’omicidio, in una piazza di Librino. Antonino Celso ha sostenuto davanti al gip di essere estraneo, essendo arrivato a cose fatte, visto che si trovava fuori dal quartiere. Sarà Biagio Monetto, l’esperto balistico nominato dal gip per effettuare la perizia per ricostruire le traiettorie dei colpi, a dare un quadro più completo della dinamiche dei fatti e ad assegnare le responsabilità.

Ma c’è un altro soggetto, fortemente coinvolto nei fatti di mercoledì scorso in viale Bummacaro. E’ il nipote 17enne dei tre fratelli. Una testimone ha dichiarato di averlo visto sparare e che sarebbe lui il secondo sicario. Il ragazzo è stato interrogato nel centro di prima accoglienza di via Franchetti dal gip del tribunale per i minorenni Alessandra Chierego. Ha negato di aver preso parte al delitto, ma il gip ha convalidato l’arresto e ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio in concorso. Il 17enne, nelle ore successive alla morte di Di Pietro, è stato sottoposto al guanto di paraffina per accertare se in precedenza ci sia stata una manipolazione di armi.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Non si ferma l'escalation di violenza nel quartiere sud di Catania. Nonostante il maxi sequestro di armi, ignoti hanno messo un ordigno davanti alla casa del padre dei fratelli Celso, che si sono consegnati ai carabinieri confessando il delitto. E' in particolare il più piccolo dei tre, Davide Celso, ad affermare di aver agito da solo. Ma una testimone avrebbe visto sparare anche il nipote 17enne

Non si ferma l'escalation di violenza nel quartiere sud di Catania. Nonostante il maxi sequestro di armi, ignoti hanno messo un ordigno davanti alla casa del padre dei fratelli Celso, che si sono consegnati ai carabinieri confessando il delitto. E' in particolare il più piccolo dei tre, Davide Celso, ad affermare di aver agito da solo. Ma una testimone avrebbe visto sparare anche il nipote 17enne

Non si ferma l'escalation di violenza nel quartiere sud di Catania. Nonostante il maxi sequestro di armi, ignoti hanno messo un ordigno davanti alla casa del padre dei fratelli Celso, che si sono consegnati ai carabinieri confessando il delitto. E' in particolare il più piccolo dei tre, Davide Celso, ad affermare di aver agito da solo. Ma una testimone avrebbe visto sparare anche il nipote 17enne

Non si ferma l'escalation di violenza nel quartiere sud di Catania. Nonostante il maxi sequestro di armi, ignoti hanno messo un ordigno davanti alla casa del padre dei fratelli Celso, che si sono consegnati ai carabinieri confessando il delitto. E' in particolare il più piccolo dei tre, Davide Celso, ad affermare di aver agito da solo. Ma una testimone avrebbe visto sparare anche il nipote 17enne

Non si ferma l'escalation di violenza nel quartiere sud di Catania. Nonostante il maxi sequestro di armi, ignoti hanno messo un ordigno davanti alla casa del padre dei fratelli Celso, che si sono consegnati ai carabinieri confessando il delitto. E' in particolare il più piccolo dei tre, Davide Celso, ad affermare di aver agito da solo. Ma una testimone avrebbe visto sparare anche il nipote 17enne

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]