Quanto costa l’accoglienza dei migranti? Palaspedini, pasti e trasporti curati dal Cara

Quanto costa l’accoglienza dei migranti che arrivano a Catania? I numerosi arrivi degli ultimi mesi hanno sollevato polemiche sui costi sostenuti dal governo per salvare migliaia di disperati e garantire loro una prima accoglienza dignitosa. Nel capoluogo etneo una delle strutture individuate da Comune, Prefettura e Questura per ospitare i migranti nei giorni successivi allo sbarco è il Palaspedini. A garantire collaborazione logistica è, nella maggior parte delle volte, il consorzio dei Comuni Calatino terra d’accoglienza, soggetto attuatore del Centro per richiedenti asilo di Mineo. E’ stato così anche per lo sbarco del 1 luglio, quando al porto etneo sono arrivati 393 migranti a bordo della nave Orione, dopo un giorno di attesa in mare per un falso allarme vaiolo.

La Prefettura ha allertato il consorzio dei comuni chiedendo di preparare i pasti per le giornate dell’1 e del 2 luglio e di reperire 400 materassi. Il mandato è stato quindi affidato al consorzio di cooperative sociali Sisifo, a capo dell’associazione temporanea di imprese che gestisce i servizi al Cara. La spesa per 400 pranzi e cene del primo giorno è stata di 3mila 400 euro, trasporto da Mineo compreso. 440 euro in più per il 2 luglio, giorno in cui viene garantita anche la colazione per un totale di 3mila 840 euro. Il costo di un singolo pasto è stato quindi di 4,25 euro, meno di un pranzo completo al bar. Infine si aggiunge la spesa per i materassi, quantificata in 9mila 272 euro, questa volta trasporto escluso. Il consorzio determina quindi una spesa preventiva complessiva di 20mila euro per due giorni. Solo successivamente, a consuntivo, verrà quantificato il costo reale. Sarà quindi il dipartimento immigrazione del ministero dell’Interno a saldare il conto.

Qualche giorno prima, il 19 giugno, la Prefettura chiede con urgenza sempre al consorzio dei comuni Calatino terra d’accoglienza di trasferire 47 migranti ospiti del Palaspedini al Cara di Mineo. Anche questa volta è il consorzio Sisifo ad occuparsene, per una spesa quantificata in mille euro.


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Grazie a una convenzione tra la Prefettura e il consorzio Calatino terra d'accoglienza che gestisce il Cara di Mineo, è proprio quest'ultimo in molti casi a preparare i pasti e reperire i materassi per i migranti ospiti nelle strutture del Comune subito dopo lo sbarco. E' successo anche nelle giornate del 1 e 2 luglio, per una spesa quantificata in 20mila euro, 4,25 euro a pasto. Mentre per trasferire 47 persone dall'impianto sportivo catanese al Centro per richiedenti asilo sono serviti mille euro

Grazie a una convenzione tra la Prefettura e il consorzio Calatino terra d'accoglienza che gestisce il Cara di Mineo, è proprio quest'ultimo in molti casi a preparare i pasti e reperire i materassi per i migranti ospiti nelle strutture del Comune subito dopo lo sbarco. E' successo anche nelle giornate del 1 e 2 luglio, per una spesa quantificata in 20mila euro, 4,25 euro a pasto. Mentre per trasferire 47 persone dall'impianto sportivo catanese al Centro per richiedenti asilo sono serviti mille euro

Grazie a una convenzione tra la Prefettura e il consorzio Calatino terra d'accoglienza che gestisce il Cara di Mineo, è proprio quest'ultimo in molti casi a preparare i pasti e reperire i materassi per i migranti ospiti nelle strutture del Comune subito dopo lo sbarco. E' successo anche nelle giornate del 1 e 2 luglio, per una spesa quantificata in 20mila euro, 4,25 euro a pasto. Mentre per trasferire 47 persone dall'impianto sportivo catanese al Centro per richiedenti asilo sono serviti mille euro

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