Dopo aver denunciato il funzionario regionale che ha firmato la celebre revoca della revoca che ha dato il via libera ai lavori nella base Usa nel Nisseno, l'associazione ha sporto una querela nei confronti dell'esponente del governo guidato da Matteo Renzi. L'accusa per Gioacchino Alfano è di aver rilasciato dichiarazioni «non veritiere e quindi false durante la seduta in Senato relativa alle mozioni sul Muos di Niscemi»
Muos, l’associazione Atria denuncia Alfano Sottosegretario alla Difesa accusato di falso
Dopo aver denunciato Gaetano Gullo, il dirigente dellassessorato regionale allAmbiente che il 23 luglio del 2013 ha messo la firma sullatto diventato famoso come la revoca della revoca delle autorizzazioni alla costruzione del Muos, l’associazione antimafie Rita Atria ha presentato una querela nei confronti del sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano. L’accusa per l’esponente del Popolo delle libertà è di falso ideologico per le dichiarazioni «non veritiere e quindi false, compiute dall’onorevole Alfano durante la seduta in Senato relativa alle mozioni sul Muos di Niscemi», spiegano i membri in un comunicato.
Al centro della vicenda una passaggio in particolare. Secondo il sottosegretario «un documento dell’Istituto superiore di sanità nega l’esistenza di pericoli per la salute dei cittadini». Ma, come sottolineano i rappresentanti dell’associazione, in realtà i tecnici dell’Iss hanno dato un parere di gran lunga meno definitivo. «Le conclusioni del Gruppo di Lavoro – si legge nella relazione finale – indicano che linstallazione del Muos non impatterebbe negativamente sulla salute della popolazione, ma rilevano contemporaneamente la necessità di unattenta e costante sorveglianza sanitaria della popolazione delle aree interessate oltre che dellattuazione di un monitoraggio dei livelli di campo elettromagnetico successivamente alla messa in funzione delle antenne Muos». Questo a causa «della natura necessariamente teorica delle valutazioni effettuate su queste specifiche antenne. È stata rilevata, inoltre, lopportunità di valutare nel tempo anche limpatto della variabile ambientale dovuta allindustrializzazione delle aree limitrofe».
Lo studio, portato dall’esponente del Popolo delle libertà a corredo della sua relazione, «sottolinea come non siano studiati gli effetti dellinquinamento elettromagnetico nel lungo periodo e le sue interazioni con linquinamento chimico proveniente dal vicinissimo polo petrolchimico di Gela», precisano i referenti dell’associazione Atria. E, infine, Gioacchino Alfano ha dichiarato che la base di Niscemi fa parte anche della Nato. Ma la struttura nissena, in realtà, è di esclusiva competenza della Marina statunitense.
Intanto il tema rimane all’ordine del giorno del Parlamento. Domani, alla Camera, verrà discussa la mozione presentata come primo firmatario dal deputato di Sel Erasmo Palazzotto che chiede di «sospendere l’esecuzione di ogni accordo bilaterale relativo alla realizzazione del sistema di trasmissione satellitare denominato Muos nella base militare di Niscemi e a rimettere ogni accordo al riguardo al Parlamento».