Dopo il blitz della scorsa settimana, negli ultimi due giorni la task force voluta dal questore etneo ha controllato i locali del centro: da Fud e il Sale di via Santa Filomena, ai bar Epoca e Quaranta, fino al ristorante cinese La Grande Cina che è stato chiuso. Alcuni hanno superato i controlli in maniera piena o parziale, per altri sono scattate pesanti sanzioni. Non solo per le condizioni igienico sanitarie, ma anche per le terrazze abusive e i lavoratori non in regola. Guarda le foto
Controlli in locali, 30mila euro di multe Una tonnellata di cibo sequestrata
Una tonnellata di alimenti sequestrata e 30mila euro di sanzioni amministrative. I controlli nei locali del centro di Catania continuano a ritmo serrato da parte della task force voluta dal questore Salvatore Longo, a cui partecipano in servizio congiunto personale della questura, dell’Asp3, dell’Inail e della polizia municipale commerciale. Negli ultimi due giorni, giovedì 30 e venerdì 31, il gruppo ha verificato le condizioni igienico-sanitarie di diversi ristoranti ed esercizi commerciali, nonché la regolarità dei rapporti di lavoro. Tra i locali ci sono anche Fud e il Sale Art Cafè di via Santa Filomena, il bar Epoca di piazza Europa, un ristorante cinese che è stato chiuso, e alcune attività di vendita del pesce. Molti sono risultati non in regola, mentre alcuni hanno superato pienamente o in modo parziale le verifiche. In piazza Sciuti è stato anche scoperto e chiuso un vero e proprio deposito abusivo, dove era conservata una tonnellata di pesce, pronto a finire nelle bancarelle di piazza Carlo Alberto.
Ecco, nel dettaglio, i locali controllati e i risultati dell’operazione. Irregolarità nella conservazione degli alimenti e nelle condizioni igienico-sanitarie dei locali sono state registrate nel ristorante Il Commercio di via Riso e nel ristorante cinese La Grande Cina. Nel primo la polizia ha riscontrato irregolarità circa la tracciabilità degli alimenti, in totale 30 chili di carne e pesce, e scarse condizioni igienico-sanitarie nella cucina. E’ scattata una sanzione di diecimila euro e, a causa dell’assenza della carta menu, il titolare è stato indagato per il reato di frode in commercio. Inoltre è stato trovato un lavoratore in nero.
Peggiore la situazione per il ristorante cinese La Grande Cina di via Alcide De Gasperi. L’attività è stata chiusa a causa delle scarse condizioni igienico-sanitarie della struttura. Sono stati sequestrati 50 chili di alimenti – soprattutto pesce, pollo e pasta – in quanto privi di tracciabilità, ed è stata elevata una sanzione di tremila euro ai titolari. Questi ultimi sono anche stati denunciati per frode perché sul menu venivano date indicazioni false sulla freschezza delle materie prima utilizzate.
Le sanzioni hanno colpito anche il famoso bar Epoca di piazza Europa, ma solo perché è stata accertata la presenza di un lavoratore in nero e per occupazione abusiva di suolo pubblico. Nessuna irregolarità per quanto riguarda la tenuta degli alimenti. Anche i due locali di via Santa Filomena, il Sale e Fud, hanno superato i controlli per quanto riguarda le condizioni igienico-sanitarie e di conservazione del cibo, ma sono stati multati di mille euro ciascuno, per irregolarità nella formazione dei lavoratori.
Discorso a parte meritano le sanzioni per occupazione abusiva di suolo pubblico. Per questo motivo la task force ha sanzionato il bar Epoca di piazza Europa, dove era stato installata sul marciapiede una veranda con tavoli e sedie, senza avere l’autorizzazione. Stessa sorte per il ristorante La terrazza del Barone di via Lago di Nicito, che ha superato i controlli sugli alimenti ma non disponeva dell’autorizzazione del Comune per la veranda sul marciapiede. Identico problema per il bar Quaranta di piazza Mancini Battaglia che, dicono dalla questura, «ha arbitrariamente installato una struttura fissa sulla via pubblica con relativa tettoia, al fine di posizionare tavoli e sedie, intralciando di fatto la circolazione veicolare».
I controlli hanno interessato anche attività commerciali per la vendita del pesce. In via Messina è stata scoperta e chiusa una bottega abusiva, priva di ogni autorizzazione, che vendeva frutti di mare. Sono stati sequestrati dieci chili di ricci, telline, vongole che verranno rimessi in mare. Per il titolare è scattata una multa di cinquemila euro. Ha superato invece le verifiche sanitarie l’Oasi frutti di mare da Nitto in via Mancini Battaglia. Ma sono state disposte alcune prescrizioni a causa di irregolarità nella struttura. Ma è in piazza Sciuti che è scattato il sequestro più importante: una tonnellata di pesce conservata in un deposito abusivo, che veniva usato da appoggio per un bancarella alla fiera in piazza Carlo Alberto. Al locale sono stati posti i sigilli, mentre il titolare dovrà pagare una sanzione di seimila euro.