Si tratta di un'imbarcazione del dispositivo Frontex e di un pattugliatore della guardia di finanza italiana. Finore sono stati autorizzati soltanto singoli interventi di recupero di persone in difficoltà. La Germania ha fatto sapere di essere disposta ad accoglierne cinquanta
Pozzallo, restano al largo navi con 450 migranti Sindaco: «A bordo ci sono persone, non merci»
A poche settimane dal caso del cargo danese Alexander Maersk, costretto a sostare al largo di Pozzallo diversi giorni prima di ottenere il via libera all’attracco, il mare antistante la località ragusana è di nuovo al centro di una vicenda legata ai migranti e alle scelte del nuovo governo Lega-M5s. Sono due le imbarcazioni che sono ferme con a bordo 450 persone, salvate vicino a Linosa: la nave Protector del dispositivo Frontex e il pattugliatore della guardia di finanza Monte Sperone. Sulle navi ci sono diversi minorenni.
«Speriamo che la situazione si possa sbloccare al più presto, a bordo ci sono persone che soffrono e non merci», ha commentato il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, che già nel caso della Alexander Maersk si pronunciò a favore dell’apertura del porto. Ammatuna, che di recente ha ricevuto anche i complimenti del ministro degli Interni Matteo Salvini sulla gestione dell’hotspot, ha aggiunto di non avere notizie sull’evoluzione della situazione: «Al momento non abbiamo nessun segnale». In alcuni casi, tuttavia, è stato consentito l’intervento per portare sulla terraferma persone in condizioni sanitarie delicate, come nel caso di una donna incinta e dei suoi figli.
Nell’attesa di capire cosa deciderà di fare il governo italiano, sulle due imbarcazioni verranno portati alimenti – compresi gli omogenizzati per i bambini -, mascherine e vestiti. Intanto dalla Germania è arrivata la disponibilità ad accogliere 50 dei 450 migranti a bordo.