Patto per il Sud, dal Cipe oltre 3 miliardi per la Sicilia Crocetta promette mille cantieri, ma elenco è segreto

L’elenco delle opere resta ancora top secret, ma i fondi sono finalmente stati sbloccati. È stata approvata ieri dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) presieduto dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, la delibera che sblocca i Patti per il Sud siglati con tutte le Regioni del Meridione, compresa la Sicilia. Due miliardi e 320 milioni di euro andranno alla Regione siciliana, mentre un altro miliardo di euro sarà suddiviso tra le tre città metropolitane (rispettivamente 332 milioni ciascuna a Palermo, Messina e Catania).

A renderlo noto sui social già in serata il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, mentre stamattina il governatore Rosario Crocetta ha ringraziato il presidente del Consiglio e i sottosegretari Lotti e De Vincenti per l’approvazione della delibera. Crocetta promette mille cantieri in Sicilia, almeno uno per ciascun Comune. Ma la lista delle opere da realizzare sembra essere ancora chiusa nelle segrete stanze di palazzo d’Orleans. «L’approvazione della delibera – ha detto Crocetta -, renderà immediatamente esecutivo l’utilizzo dei fondi, subito dopo la firma del Patto prevista entro fine agosto».

«Da settembre – aggiunge il governatore – sarà possibile avviare la procedura per oltre mille cantieri, che coinvolgeranno tutti i Comuni siciliani, nell’ambito di infrastrutture, dissesto, viabilità urbana e provinciale, con investimenti che contribuiranno ulteriormente ad accrescere il Pil già positivo per l’anno in corso (+1,5 per cento) sbloccando il lavoro per le piccole e medie imprese siciliane industriali, artigianali e commerciali, consentendo di incrementare l’occupazione per decine di migliaia di lavoratori».

Sul piano delle misure per l’inclusione sociale e l’occupazione, secondo Crocetta alla fine di settembre «potrebbero essere sbloccati oltre 350 milioni di euro per i cantieri di lavoro, i cantieri di servizio, il servizio civile regionale che potrebbero collocare tre il 2016 e il 2017 circa centomila persone». Soddisfatto per il via libera alle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, che sostanziano gli interventi previsti dai Patti per il Sud, anche Davide Faraone. Secondo il sottosegretario, la delibera dimostra «quanto l’economia del Mezzogiorno possa crescere e diventare volano per la ripresa del Paese».

«Tutto questo – aggiunge Faraone – si traduce in un solo modo: il governo nazionale non va in vacanza, guarda al Meridione come terra delle potenzialità troppo a lungo inespresse, dà fiducia alla Sicilia e ci mette la faccia. Adesso sta a noi, uomini e donne del Sud, raccogliere la sfida e dimostrare cosa siamo in grado di fare. Perché una questione meridionale non faccia parte più dei refrain che siamo abituati ad ascoltare, dobbiamo scrollarci di dosso stereotipi storici e logiche assistenzialistiche. Le risorse – conclude – ci sono, creiamo sviluppo per le generazioni che verranno».


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