Ieri il ripristino di 350 punti luce e l'attivazione del nuovo impianto che ne conta altri 330: costato quasi tre milioni di fondi Fas e i cui lavori sarebbero già dovuti finire nel 2017
Zona Oreto, dopo 3 mesi si riaccendono le luci Idv: «Così si può dare speranza alle periferie»
«E luce fu». Sceglie l’ironia Antonino Randazzo, consigliere comunale del M5s, per commentare il ripristino dell’illuminazione pubblica nei pressi della stazione centrale. Ci sono voluti tre mesi per rimediare al guasto della cabina che ha prodotto la mancanza di luce e ce ne vorranno altri tre per la rigenerazione delle bobine. A consentire il ritorno delle lampadine è stato il nuovo impianto di illuminazione dell’area Lincoln-Oreto-Villa Giulia approvato con delibera di giunta il 04/11/2014, costato quasi tre milioni di fondi Fas e i cui lavori sarebbero già dovuti finire nel 2017, con un lieve anticipo rispetto alla data indicata in consiglio comunale (10 settembre).
«La riaccensione dei punti luce in zona Oreto, dopo circa tre mesi, è un risultato eccezionale che non può che rallegrarci e ci fa sempre più pensare di essere sulla strada giusta per ridare speranza ai residenti in periferia che cambiare e migliorare è possibile». Lo dicono Paolo Caracausi e Giuseppe Quartararo, rispettivamente consigliere comunale di Palermo e consigliere della Terza circoscrizione, entrambi del Mov139 in quota Idv, commentando la riaccensione di 350 punti luce e l’attivazione del nuovo impianto che ne conta altri 330.
«Il nostro ringraziamento va a quanti si sono prodigati affinché i disagi e le paure dei cittadini venissero eliminati – continuano Caracausi e Quartararo – In questi mesi siamo stati vigili e abbiamo sollecitato e spinto affinché in tutto il perimetro arrivasse il prima possibile la luce». Anche se il resta il disagio per una città che ha impiegato quasi 100 giorni, nell’anno della Capitale della Cultura e di Manifesta, per riparare un guasto. Fortemente critico è Igor Gelarda, capogruppo della Lega. «Chi parla di celerità di intervento dell’amministrazione comunale non ha il senso del ridicolo – afferma – Chissà, forse se il papa fosse arrivato a Natale le luci le avrebbero accese a dicembre. Rimangono comunque tantissime zone di Palermo ancora al buio, con buona pace dei palermitani».