Il contratto di acquisizione da parte di Alitalia non è stato ancora firmato. Passeggeri e dipendenti restano in attesa. Mentre l'Enac spinge per un accordo in tempi brevi e chiede alle compagnie di riproteggere i passeggeri coinvolti nei disservizi. Sempre di più e sempre più gravi, secondo l'associazione dei consumatori Adoc. I lavoratori, intanto, non si pronunciano: «Ci crederemo davvero solo dopo le firme ufficiali»
Wind Jet, l’Enac vigila sull’operatività I dipendenti: «Siamo come San Tommaso»
Era stata annunciata per ieri la tanto attesa firma del contratto di acquisizione tra la Wind Jet e Alitalia e invece non è ancora arrivata. E a far fretta alle due compagnie, oltre a passeggeri e dipendenti, è anche l’Ente nazionale per l’aviazione civile che in una nota fa sapere che «segue con attenzione levolversi della vicenda in particolar modo per gli aspetti operativi e di tutela degli utenti».
Pur ribadendo che non esiste alcun ultimatum, lEnac esorta le due società a concludere la trattativa nel più breve tempo possibile. «Per evitare si legge nel comunicato ulteriori disagi ai passeggeri che hanno acquistato titoli di viaggio con il vettore low cost». Negli ultimi giorni, infatti, sono molti gli utenti Wind Jet rimasti vittime dei disservizi dovuti a cancellazioni e ritardi consistenti dei voli. E per far fronte alla situazione la compagnia del presidente del Calcio Catania Nino Pulvirenti ha dovuto richiamare in servizio alcuni dipendenti di terra. «Lavoriamo nel caos dice un lavoratore che vuole rimanere anonimo I passeggeri sono ormai rassegnati e sempre preoccupati del loro volo di ritorno».
Una situazione denunciata, con un’aggravante, anche dal presidente dell’Adoc Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori, Claudio Melchiorre. «I disservizi dei viaggiatori Wind Jet non si limitano ai ritardi, ma ci sono vistose mancanze, a cominciare dalla quasi nulla assistenza negli aeroporti e limpossibilità di accedere ai servizi di call center, in concomitanza di cancellazioni, e non solo ritardi, dei voli», dichiara. Lamentando il fatto che «spesso, la compagnia non garantisce la riprotezione su altri vettori e continua sono numerose le segnalazioni di passeggeri che hanno dovuto ricomprare biglietti da e verso la Sicilia o che hanno perso il denaro per le loro vacanze, con danni di immagine e operativi enormi».
Anche per questo nella nota lEnac annuncia che, già dai giorni scorsi, ha invitato le due compagnie aeree a «farsi carico della gestione dei passeggeri che rimangono coinvolti nei disservizi, anche attraverso la riprotezione su voli di altri vettori». Per limitare i danni, inoltre, l’Adoc ha suggerito «l’immediata creazione anche attraverso l’intervento dell’Ente nazionale di unità operative ben identificabili per la gestione delle emergenze procurate dalle cancellazioni di voli e dalla mancanza di informazioni», auspicando il ruolo attivo delle società aeroportuali in tutte le situazioni di emergenza.
Intanto, passeggeri e dipendenti restano in attesa della conclusione dell’accordo. «Altro che San Tommaso. Io ci crederò davvero solo dopo la firma ufficiale», dice una hostess.
[Foto di jmiguel.rodriguez]