Wind Jet-Alitalia, via libera dell’Antitrust Sì alla fusione, ma con qualche riserva

Dipendenti e passeggeri possono tirare un sospiro di sollievo. Dopo una lunga attesa – ma entro i tempi previsti – è arrivato il provvedimento dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato sull’acquisizione da parte di Alitalia della nuova Wind Jet. Via libera all’operazione, ma con delle condizioni severe da rispettare, questo il verdetto.

Per eliminare posizioni dominanti sulle tratte Catania-Milano, Palermo-Milano e Catania-Roma, per le prossime quattro stagioni Iata (quella estiva va da fine marzo a fine ottobre, quella invernale da fine ottobre a fine marzo) successive a quella in corso, Alitalia dovrà rilasciare alcuni slot. In teoria sono tratte-chiave, generalmente più piene e redditizie, ma sono anche quelle nelle quali la compagnia di bandiera ha già una sua posizione. Questo dovrebbe determinare una certa salvaguardia della concorrenza, almeno secondo le previsioni dei tecnici dell’Autorità.

Nello specifico, sulla rotta Catania-Milano Linate Alitalia dovrà lasciare fino a due coppie di slot (ossia due diritti di decollo e due diritti di atterraggio), corrispondenti ai voli operati da WindJet nelle stagioni Iata Summer2012 e Winter 2011/2012. Sempre per lo stesso periodo, sulla rotta Palermo-Milano Linate dovrà essere lasciata libera solo una coppia di slot. Per Catania-Roma Fiumicino saranno due le coppie rilasciate per i voli operati da Wind Jet nelle fasce della mattina (dalle 7 alle 9) e della sera (dalle 19 alle 21) .

Questa operazione dovrà essere gestita da un soggetto terzo, detto monitoring trustee, del tutto indipendente da Alitalia. A sceglierlo, dietro approvazione dell’Autorità, la stessa compagnia entro 30 giorni. Il monitoring trustee raccoglierà le richieste dei vettori concorrenti che s’impegneranno a coprire le rotte lasciate dalla compagnia di bandiera per almeno quattro stagioni Iata. Questo terzo vettore, per garantire concorrenza, verrà scelto sulla base di una serie di caratteristiche quali i business plan, le caratteristiche del vettore, i piani commerciali e tariffari.

I 335 lavoratori della newco nata dalle ceneri della compagnia aerea etnea del presidente del Catania Calcio Antonino Pulvirenti vedono dunque allontanarsi il rischio di perdere il posto di lavoro. E il via libera dell’Antitrust tranquillizza anche i passeggeri, vittime nelle ultime settimane di disagi e disservizi. Lo scorso fine settimana a Palermo sono rimasti a terra circa 200 passeggeri per problemi tecnici agli aerei. E l’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, ha convocato – con una nota di lunedì – i vertici della compagnia aerea per chiarire le motivazioni che hanno causato la cancellazione dei voli e per «verificare – si legge nel comunicato – il mantenimento dei requisiti della compagnia rispetto alla capacità operativa».

Disservizi su cui hanno certamente influito la riduzione del numero dei dipendenti operata nell’ottica della cessione del ramo d’azienda che dovrebbe concludersi proprio oggi pomeriggio – il personale tecnico è stato ridotto di due terzi – e le condizioni lavorative di ansia e stress delle ultime settimane. «Abbiamo aspettato che si pronunciasse l’Antitrust, lavorando con ansia e tra mille difficoltà e disagi», racconta una hostess che chiede di rimanere anonima. «Ora siamo salvi, ma altri sono ancora in bilico», continua, accennando agli ex colleghi rimasti in carico alla vecchia Wind Jet Spa e ancora in attesa di certezze sul loro futuro. Non hanno infatti ancora firmato i documenti per la cassa integrazione, come ha scritto uno di loro commentando un recente articolo di CTzen.

Nonostante Alitalia abbia recentemente annunciato tagli al personale – di cui non si conosce ancora la portata, ma che dovrebbero coinvolgere impiegati amministrativi e in misura minore assistenti di volo e perfino piloti – tra i dipendenti della nuova Wind Jet con sede a Fiumicino le paure hanno lasciato il posto a un sospiro di sollievo. «La nostra speranza è che Cai rilanci la compagnia e ci restituisca la tranquillità che ci manca da molti mesi. E che magari riassorba chi è rimasto fuori», dichiara la hostess. Non resta che aspettare le prossime mosse di Alitalia e dei passeggeri.

 

[Foto di jmiguel.rodriguez]


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Dopo una lunga attesa, è arrivato il provvedimento dell'Antitrust sull'acquisizione della newco nata dalle ceneri della compagnia aerea etnea. La concentrazione può avvenire ma con delle limitazioni: Alitalia dovrà rilasciare alcuni slot in tre tratte, generalmente le più redditizie, ma nelle quali la compagnia di bandiera ha già una sua posizione. Intanto i 335 lavoratori assorbiti nella nuova azienda tirano un sospiro di sollievo. «Siamo salvi», commenta uno di loro

Dopo una lunga attesa, è arrivato il provvedimento dell'Antitrust sull'acquisizione della newco nata dalle ceneri della compagnia aerea etnea. La concentrazione può avvenire ma con delle limitazioni: Alitalia dovrà rilasciare alcuni slot in tre tratte, generalmente le più redditizie, ma nelle quali la compagnia di bandiera ha già una sua posizione. Intanto i 335 lavoratori assorbiti nella nuova azienda tirano un sospiro di sollievo. «Siamo salvi», commenta uno di loro

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