Cosa significa oggi fare parte di quest'area? Quali sono i temi, quali le direzioni da intraprendere? È quanto si sono chiesti Luca Ragazzi e Gustav Hofer nel loro ultimo film, ultima parte della trilogia sulla situazione odierna del Paese. Per capire come si conciliano i valori di ieri e le battaglie di oggi, in uno scenario politico in continua evoluzione, lunedì 20 si terrà un incontro con uno dei registi e alcuni protagonisti della questione legati al territorio
What is left?, cosa rimane della sinistra Al King una serata su eredità e prospettive
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«Non abbiamo vinto anche se siamo arrivati primi». La frase di Pierluigi Bersani all’indomani delle elezioni politiche del febbraio 2013 potrebbe sintetizzare il percorso tortuoso seguito dalla sinistra italiana negli ultimi vent’anni. Un destino segnato da spaccature interne e caratterizzato, oggi, quasi dalla perdita delle caratteristiche identificative e della grande eredità creata a partire dall’Ottocento. Una crisi ulteriormente accentuata dall’esplosione del Movimento 5 stelle. Ma cosa significa essere oggi di sinistra? Se lo sono chiesto Luca Ragazzi e Gustav Hofer nel loro ultimo lavoro, What is left?, ultimo capitolo della trilogia sull’Italia di oggi formata da Improvvisamente linverno scorso e Italy: love it or leave it. Il film verrà proiettato in anteprima per Catania lunedì 20, alle 20.30 al cinema King, e sarà presentato dallo stesso Hofer.
I due registi, all’indomani delle consultazioni dell’anno scorso, hanno intrapreso un viaggio per capire cosa significa oggi essere di sinistra: quali sono, nel nuovo millennio, le battaglie peculiari? Immigrazione, questione femminile, carceri? E in questo contesto di perdita di punti riferimento, acuito dalla presenza ingombrante di Silvio Berlusconi e dalla lotta intestina al Partito democratico per la scelta del segretario nazionale, come si inserisce il movimento fondato da Beppe Grillo?
Al termine della proiezione si terrà un dibattito per capire anche come si concilia sul territorio un impegno politico se i contorni del partito – o meglio, dell’area politica – di appartenenza risultano così sfumati. Sul tema si confronteranno Antonia Cosentino (giornalista, tra le fondatrici del gruppo femminista Le Voltapagina e autrice del volume Al posto della dote), Livio Gigliuto (presidente dei Giovani democratici siciliani, coordinatore del comitato per Matteo Renzi di Catania e consulente del sindaco Enzo Bianco), Luciano Granozzi (docente di Storia contemporanea dell’Università etnea) e Matteo Iannitti (fondatore del Movimento studentesco catanese e candidato sindaco alle elezioni comunali con la lista Catania bene comune). Organizzato dal Cinestudio e dalla redazione del nostro quotidiano, l’evento sarà coordinato da Rossana Sampugnaro, docente di Sociologia dei fenomeni politici dellateneo catanese.