Archiviata l’inchiesta per voto di scambio politico-mafioso a carico del consigliere comunale Fabrizio Ferrandelli, che nel 2017 sfidò Leoluca Orlando nella corsa per ricoprire la poltrona di primo cittadino di Palermo. Questa la decisione del gip. L’archiviazione era stata chiesta dalla stessa procura, che non aveva trovato riscontri alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Giuseppe Tantillo. 

«Siamo sempre stati certi della sua estraneità ai fatti e questa archiviazione restituisce un po’ di verità a questa vicenda – commentano i suoi legali, gli avvocati Nino e Sal Mormino – Abbiamo avuto massima fiducia nella magistratura e abbiamo avuto anche la fortuna di avere come interlocutori magistrati sereni che hanno valutato l’insussistenza dell’ipotesi di reato». 

Le elezioni incriminate erano le amministrative del 2012 quando, dopo aver vinto le primarie del centrosinistra contro Rita Borsellino, Ferrandelli, stavolta nelle file del centrodestra, corse per la prima volta contro Leoluca Orlando, suo ex mentore. Il pentito Tantillo aveva raccontato ai pm di aver incontrato il candidato a sindaco mentre era in corso la campagna elettorale e di aver ricevuto da lui settemila euro in cambio di un pacchetto di voti e il denaro per organizzare, sempre durante la campagna, il concerto di Gianni Vezzosi, cantante neomelodico.

L’avviso di garanzia arrivò a ridosso delle elezioni del 2017 e a darne notizia, giocando d’anticipo, fu lo stesso Ferrandelli, che ha sempre negato di aver incontrato l’ex boss.