La città ragusana è la più importante tra quelle siciliane chiamate alle urne il 5 giugno prossimo. Dopo due amministrazioni Pd, i dem sostengono l'assessora all'Agricoltura. Più di venti liste, quasi 500 i candidati al consiglio. L’unica certezza sembra il ricorso al ballottaggio per decretare il futuro primo cittadino
Vittoria, 9 candidati nel Comune più grande al voto Ci sono pure il sindaco del ’78 e l’epurata dal M5s
Tra un mese, il 5 giugno, i cittadini di 29 comuni siciliani saranno chiamati alle urne per le elezioni amministrative. Si vota anche (e soprattutto) a Vittoria: di questa tornata elettorale il Comune più grande dell’isola, il solo della provincia di Ragusa. I circa 50mila aventi diritto del comune ipparino, nella stessa scheda, potranno scegliere a chi affidare l’incarico di sindaco tra nove candidati; potranno anche esprimere la preferenza di una lista (tra le probabili venti che verranno presentate), e di uno o due – se uomo e donna – candidati consiglieri, per eleggere i 24 membri del civico consesso.
Dopo dieci anni Giuseppe Nicosia, del Partito Democratico, lascerà la poltrona da sindaco. «Oggi mi sento finalmente sollevato», ammette, giunto al termine di due mandati di cui va «comunque orgoglioso». In linea di continuità, è candidata a sindaco un membro della sua giunta, l’attuale assessora all’agricoltura, al turismo e allo sviluppo economico, Lisa Pisani. È sostenuta sempre dal Pd, insieme a due liste civiche, Nuove Idee e Ellepì per Vittoria. È un’imprenditrice: dirige l’azienda familiare, che si occupa di imballaggi nel settore ortofrutticolo.
Giovanni Moscato è consigliere comunale e membro della direzione nazionale di Fratelli d’Italia. Per queste amministrative ha messo di lato il simbolo di partito e ha presentato il movimento civico Se la ami la cambi, che lo propone come candidato sindaco. Altre tre liste sostengono il progetto: Riavvia Vittoria, Sviluppo Ibleo, Spazio Aperto. Il Movimento 5 Stelle è stata la principale preferenza dei vittoriesi sia alle scorse europee che alle elezioni regionali. Il meetup locale, dopo svariate controversie intestine, ricevuta la certificazione, ha presentato la candidatura di Carmelo Giurdanella, noto avvocato amministrativista. Irene Nicosia era stata indicata da alcuni attivisti del M5s come candidata a sindaco; dopo le epurazioni, un drappello l’ha seguita nell’ostinato percorso che ha portato alla creazione della lista Alternativa per Vittoria.
Francesco Ciccio Aiello è stato sindaco della città per la prima volta nel 1978, quando a decidere era il consiglio comunale; nel 1995 venne eletto con il consenso popolare, poi riconfermato. Anche deputato regionale, è stato tre volte assessore regionale all’agricoltura, l’ultima durante il governo di Raffaele Lombardo. Membro del PCI, è oggi sostenuto dal Partito Socialista, da Sicilia Futura, dalla Lista Spiga (a lui legata negli anni ’80) e dal Movimento Quadrifoglio.
Tre liste civiche sostengono Arcangelo Mazza: Forza Vittoria, Si può fare! e Patto per Vittoria. La sua figura è legata alla frazione marinara di Scoglitti dove, prima i suoi familiari poi lui, hanno investito nel settore turistico-ricettivo. Anche Riccardo Terranova dovrebbe essere sostenuto da tre liste: una porta il suo nome, le altre sono Vittoria Giovani e Vittoria Viva. Terranova è stato in passato portavoce cittadino di Forza Italia e ha ricoperto l’incarico di assessore provinciale all’istruzione.
Progetto Impresa è la lista civica che ha lanciato la candidatura a sindaco di Vincenzo Statelli. Nasce dall’aggregazione di alcuni imprenditori del territorio ipparino. Il commercialista e i suoi partner sostengono di poter gestire il comune «come un’azienda». Rosario Rinaudo è un agricoltore ed è il candidato sindaco del Movimento per i Diritti Agricoli. La sua candidatura è legata, nelle proposte e nella rappresentanza, al settore economico principale della città.
Sono nove i candidati alla poltrona di sindaco. Oltre venti le liste che verranno presentate ufficialmente nei prossimi giorni, quasi cinquecento i vittoriesi candidati al consiglio comunale. Per decretare il futuro primo cittadino sarà, con ogni probabilità, necessario ricorrere alla successiva consultazione elettorale del ballottaggio, tra i due candidati più votati, che si terrà il 19 giugno.