Pozzetti manomessi e un'intera zona residenziale rimasta senza luce da giorni. Lo segnalano i residenti della popolosa strada del villaggio Sant'Agata, secondo cui la risposta del Comune sarebbe stata tardiva. Gli uffici assicurano invece tempi celeri e smentiscono che i cavi, in realtà d'alluminio, siano stati portati via
Viale Nitta al buio, forse un tentato furto di rame Comune: «Tra oggi e domani danno sarà riparato»
Da quasi una settimana l’illuminazione pubblica lungo viale Nitta, nel cuore del villaggio Sant’Agata a Catania, è fuori uso. Una zona densamente abitata si trova quindi al buio fin dallo scorso giovedì, quando alcuni residenti si sono resi conto delle luci spente. Proprio i cittadini hanno poi scoperto che alcuni dei pozzetti dell’impianto elettrico comunale erano stati aperti e manomessi, non si sa se per vandalismo o da ignoti in cerca di cavi di rame.
Del caso, sempre secondo quanto riferiscono gli abitanti della zona a MeridioNews, è stata subito interessata la direzione Manutenzione e servizi tecnici del Comune di Catania. Non prima, raccontano, di vane segnalazioni al numero verde di pronto intervento della società Gemmo, gestore in forza di una convenzione novennale con l’amministrazione di manutenzione ordinaria e straordinaria e fornitura di energia elettrica per gli impianti di pubblica illuminazione. «Ci hanno rinviato a lunedì, in alternativa ci hanno detto di chiamare direttamente agli uffici del Comune, il risultato è che il quartiere è al buio e nessuno si è visto», racconta un residente di viale Nitta. Le voci circolate poi dopo le interlocuzioni tra uffici e abitanti dicono che sarebbero stati trafugati 600 metri di cavi elettrici, sebbene non fossero di rame.
La ricostruzione viene smentita dall’ingegnere Fabio Finocchiaro, direttore dell’unità Manutenzione del Comune. «Non c’è nulla di tutto questo – spiega a MeridioNews – i tecnici sono già al lavoro e, fra oggi e domani, l’illuminazione dovrebbe tornare in funzione». Il tentativo di furto ci sarebbe stato, ma una volta che gli ignoti autori si sarebbero accorti che di rame non ce n’era, avrebbero subito desistito lasciando i pozzetti al loro destino. «Nella zona i cavi sono di alluminio, sostituzione effettuata proprio per prevenire l’azione dei ladri di rame», aggiunge Finocchiaro.