Via Umberto, una petizione per rendere un tratto pedonale Balsamo: «Valutare che non arrechi danni ai commercianti»

Rendere pedonale una parte del salotto di Catania. È per questo che il locale gruppo di Io sto con Greta (la 16enne svedese diventata un’icona dell’ambientalismo da quando, a Davos, ha detto ai big della Terra: «State distruggendo il mio futuro. Voglio che entriate nel panico») ha lanciato una petizione su Change.org per raccogliere le firme per chiedere all’amministrazione comunale etnea di pedonalizzare e riqualificare in via sperimentale il tratto di via Umberto compreso tra piazza Majorana e via Etnea. «È una iniziativa per mettere in pratica a livello locale una iniziativa di mobilità sostenibile – spiega a MeridioNews Giusi Pedalino, una delle attiviste – per rendere la città più vivibile a misura d’uomo e a forte richiamo turistico». 

Non solo panchine, verde pubblico e altri ornamenti di abbellimento da realizzare in una delle vie più frequentate del centro storico, con la petizione si chiede anche di istituire adeguati servizi pubblici, come per esempio delle navette per agevolare l’accessibilità. Al momento le firme raccolte sono più di 520. Un esperimento simile era già stato fatto nel 2015, in particolare durante due fine settimana del periodo pre-natalizio: via Umberto chiusa al traffico, senza automobili posteggiate al lato della carreggiata e senza automobilisti imbottigliati in coda che si erano riversati, però, nelle stradine laterali. Una cosa che non accadeva dal 1988 e che comunque, anche quasi 31 anni fa, non era durata a lungo

«Il fatto che le sperimentazioni fatte in passato non abbiano funzionato non ci scoraggia – afferma Pedalino – perché bisogna tenere conto dei cambiamenti culturali. Anche oggi dobbiamo fare i conti con un certo grado di stagnazione in questo senso. All’inizio le novità che implicano una inversione di rotta possono spaventare, come è accaduto con il Lungomare Liberato che poi, invece, è stato apprezzato da molti cittadini». Discorso diverso potrebbe valere per i commercianti che, come nel caso dell’area pedonale di via Dusmet, potrebbero lamentare un decremento delle vendite. «I negozianti, qualche volta, ci mettono di più a capire che la pedonalizzazione sarebbe un vantaggio anche per loro», commenta la presidente di Legambiente Catania, Viola Sorbello convinta che «rendere pedonale quel tratto di strada, anche solo nel fine settimana, e organizzare lì degli eventi culturali potrebbe favorire il commercio». 

Resta da studiare un piano viario alternativo che permetta di transitare nelle vie laterali. «Il punto principale, in realtà, sarebbe invitare i cittadini a lasciare di più le auto a casa con l’incremento di mezzi pubblici – suggerisce Sebastiano Spina anche lui del gruppo etneo di Io sto con Greta – Il problema è che, al momento, muoversi agevolmente con gli autobus in città è ancora difficile perché per esempio manca l’indicazione con i tracciamento corretto degli orari e degli spostamenti». Alla fine dello scorso anno, il parco mezzi dell’Amt è stato ampliato eppure il servizio non sempre è ancora all’altezza di soddisfare le esigenze dei cittadini.

«Prima di pensare alla pedonalizzazione di altre aree, bisogna creare posteggi e migliorare e implementare i mezzi, forse anche riducendo le linee e avvicinare i cittadini, specie gli adulti, all’utilizzo della metropolitana». È il punto di vista dell’assessore al Centro storico, Ludovico Balsamo, di fronte alla petizione su via Umberto. «È una proposta da prendere con le pinze e da studiare bene – aggiunge – perché è una misura che potrebbe arrecare danni agli esercenti che hanno investito sul centro storico, portando gli acquirenti a spostarsi sempre più in direzione dei grandi centri commerciali».


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