La querelle relativa al passaggio di proprietà dei rossazzurri si arricchisce di un nuovo capitolo.Il foggiano abbandona il tavolo delle trattative a causa del «rifiuto della volontà di sottoscrizione di un accordo di riservatezza». La replica di Finaria è giunta subito
Vendita Catania, si chiude la partita di Follieri La società: «Niente documentazione minima»
Il sogno di possedere una squadra di calcio in una grande piazza del Sud Italia, per Raffaello Follieri, è rimandato a data da destinarsi. Nel pomeriggio di ieri, infatti, una nota dello studio di commercialisti Alioto e Giuffrida ha ufficializzato la volontà della Follieri Capital Ltd di abbandonare la pista che avrebbe potuto portare all’acquisto del Catania. I motivi del cambio di strategia sono sottolineati con chiarezza nel comunicato reso pubblico qualche ora fa. Si parla, in particolare, di un «incomprensibile rifiuto, dai legali del Catania Calcio S.p.A., della volontà di sottoscrizione, attesa già da parecchi giorni, di un accordo di riservatezza, che peraltro era stato richiesto in origine dalla stessa proprietà».
Dalla nota si evince anche come la richiesta in essere, non soddisfatta da parte della società di via Magenta, faceva parte «di un percorso che prevedeva in ordine cronologico: accordo di riservatezza, presentazione da parte della Follieri Capital Ltd di evidenza fondi e inizio di una due diligence (l’approfondimento di dati e informazioni relative a una trattativa, ndr)». Il rifiuto di portare avanti questo iter, secondo quanto emerge dal comunicato dello studio Alioto-Giuffrida, impedirebbe quindi «la presentazione di tutta la documentazione richiesta, compresa l’evidenza fondi già pronta e certificata da parte dell’istituto finanziario della nostra Assistita, per l’importo complessivo di euro 25.000.000,00».
Quella che viene definita come una «immotivata chiusura unilaterale da parte del Catania Calcio» costringe dunque il Gruppo Follieri a «ritirare qualsiasi offerta, augurando – conclude il documento – alla Città e ai tifosi di trovare al più presto una proprietà seria che abbia la sua stessa solidità finanziaria e progettuale, solidità comunque già in uso per l’imminente conclusione di contratti che prevedono importanti investimenti sul territorio della città di Catania e più in generale della Sicilia». L’imprenditore di origine foggiana abbandona dunque le velleità di puntare sul calcio, ribadendo però come l’Isola rimanga terreno fertile per operazioni che riguardano altri settori.
La replica della società rossazzurra è arrivata a stretto giro di posta ed evidenzia uno stato dell’arte assai diverso da quello prospettato dalla nota diffusa dallo studio Alioto-Giuffrida. Secondo il comunicato diffuso da via Magenta, infatti, «Finaria precisa di aver richiesto, tramite i propri legali, la documentazione minima per avviare una trattativa basata sulla serietà. Di contro, tale documentazione non è pervenuta ed alla pretesa riservatezza – conclude il Calcio Catania – si è dato seguito con comunicati a mezzo stampa». L’uscita di scena di Raffaello Follieri lascia ora interamente spazio alla cordata di acquirenti a cui capo figura l’attuale presidente della Fidal Fabio Pagliara. Non c’è contezza, al momento, in merito alle tempistiche della possibile trattativa. L’unica vera certezza riguarda il campo: domenica prossima, infatti, una squadra parzialmente rinnovata dal mercato incontrerà in trasferta la Virtus Francavilla.