I militari che hanno fatto irruzione in un locale nel Napoletano hanno trovato carte di identità, codici fiscali, smartphone, migliaia di sim e poi ancora diverse centinaia di telefoni cellulari. Coinvolto anche un minorenne
Vendevano documenti falsi tramite un canale Telegram Denunciato anche un 21enne originario del Siracusano
C’è anche un 21enne originario di Siracusa tra i quattro denunciati dai carabinieri a Sant’Anastasia, in provincia di Napoli, per un’attività di contraffazione di documenti. Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, è stato trovato in un seminterrato insieme a tre campani, tutti incensurati. Si tratta di un 27enne, un 20enne e un 17enne. Sono accusati di avere allestito una centrale per la produzione di documenti. L’attività veniva promossa tramite un canale Telegram. Durante i controlli i carabinieri hanno trovato oltre quattrocento smartphone, più di duemila sim card, 13 computer, 54 carte di credito e di debito, e poi ancora diverse patenti di guida, codici fiscali e contratti per l’attivazione dello Spid.