La vittima, una ragazza di 16 anni madre di una bambina di cinque mesi, era accusata di avere una relazione sentimentale. Il pestaggio, avvenuto martedì sera a Motta Sant'Anastasia, è stato interrotto dall'intervento dei carabinieri allertati al 112 dalla giovane che si è chiusa in bagno
Uomo accusa convivente di tradirlo e la picchia Calci e pugni con aiuto del suocero pregiudicato
Una ragazza di 16 anni, madre di una bambina di cinque mesi, è stata picchiata dal convivente 21enne perché accusata di avere una relazione. Secondo quanto appreso nella coppia da qualche mese vi era un certa freddezza vivendo praticamente da separati in casa. Il padre di lei, un pregiudicato mottese di 35 anni, avrebbe dato manforte al genero. I due sono stati arrestati dai carabinieri del comando di Motta Sant’Anastasia, allertati dalla stessa vittima. La quale, rifugiatasi in bagno, ha chiamato con il cellulare la centrale operativa dei militari.
I due uomini sono accusati di lesioni personali aggravate. Il 35enne è agli arresti domiciliari, mentre il giovane indagato è stato costretto a lasciare la casa. I fatti si sono verificati martedì sera poco dopo le 20.30 all’interno di un appartamento in pieno storico cittadino. La coppia che convive da oltre due anni, risiede nella stessa palazzina del padre di lei, che abita nel piano sottostante.
La giovane interrogata dai militari dell’Arma avrebbe rilevato che in passato sarebbe stata aggredita ma che avrebbe sempre soprasseduto . Martedì sera l’ultimo atto di una violenza fisica e psicologica che si protraeva da tempo. Il 21enne dopo avere accusato la donna di avere una relazione con un altro ragazzo, avrebbe iniziato a percuoterla con pugni e schiaffi.
Il padre di lei allarmato dal frastuono proveniente dal piano superiore, sarebbe andato nell’appartamento per spalleggiare il genero. Solo grazie alla sua pronta reazione la ragazza, che si è chiusa in bagno, è riuscita a chiedere aiuto al 112. Il tutto mentre il padre tentava di sfondare la porta. La 16enne, dopo aver affidato la figlia alla nonna, è stata immediatamente accompagnata all’ospedale Santissimo Salvatore di Paternò. Visitata dai medici del pronto soccorso, le hanno riscontrato una diastasi vicino al naso, ferite escoriate al collo ed al viso, con una prognosi di 25 giorni. Rimasta sotto osservazione per oltre 24 ore la ragazza solo nella prima mattinata di oggi ha fatto rientro a casa.