Università, verso una protesta europea

Sono stati circa trecento i partecipanti all’incontro organizzato da Edu-Factory sullo stato delle proteste che riguardano l’istruzione in Europa e sulle possibili azioni da intraprendere in futuro. Un programma d’azione comune è stato abbozzato: dal 25 al 27 marzo è stata indetta una movimentazione a livello continentale, principalmente in opposizione alla sempre crescente privatizzazione dell’istruzione. Inoltre, è stato proposto di organizzare un futuro incontro a Tunisi, per dimostrare la vicinanza con i movimenti del mondo arabo, e di partecipare al contro-vertice al G8, che si terrà a Digione dal 5 al 7 maggio.

A Saint-Denis sono intervenuti organizzazioni, studenti e lavoratori da vari paesi, con una grande partecipazione di italiani e inglesi e rappresentanti da Portogallo, Germania, Francia, Austria, Russia, Irlanda, Ucraina, Grecia, Cile, Giappone, Spagna. Sarebbe dovuto intervenire anche un gruppo di tunisini, bloccati in patria perché non è stato concesso loro di entrare in territorio francese. Le esperienze che hanno arricchito i giorni di dibattito sono simili fra loro: la situazione dell’università italiana dopo la riforma Gelmini, l’esagerato innalzamento delle tasse in Inghilterra, i prestiti che gravano sul futuro di tanti studenti.

La condivisione delle esperienze dovrà avere un peso sempre maggiore nell’organizzazione delle prossime proteste. È chiaro che tra un movimento e un altro ci siano grandi differenze per forza, velocità, motivazioni e risultati, ma proprio per questo l’incontro svolto a Saint-Denis è servito ad apprendere da queste differenze per poter aumentare l’efficacia delle prossime azioni. Proprio per continuare questo scambio d’informazioni, è emersa la necessità di andare oltre gli incontri di questo tipo, impossibili quando si verificano fatti d’attualità che richiedono una manifestazione in tempo reale: servirebbe uno spazio comune che raccolga tutte le piattaforme, le pubblicazioni e i siti web sulle esperienze individuali.

Oltre al precariato e alla possibilità di un’istruzione autonoma e libera, si è parlato anche dell’importanza di guardare oltre il muro ideale che separa l’università dal resto del mondo. La scelta di effettuare l’incontro nell’Università di Parigi VIII, nella banlieue nord di Parigi, è stata fatta anche in riferimento a tutti quei giovani che non possono accedere all’istruzione superiore. In più hanno partecipato ai seminari anche personalità come l’attivista Franco Berardi, che ha sottolineato l’importanza di guardare anche alla «Banca Centrale Europea e alla dittatura finanziaria che ci governa».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]