Nel palazzo di via Etnea c'erano fino al 2009 circa 300 alloggi universitari. Sui lavori di ristrutturazione si è però consumato lo strappo tra le parti in causa, portando all'abbandono del fabbricato. Adesso un gruppo di giovani lo ha riaperto per creare lo Studentato Occupato 95100 e tenere l'attenzione sulle carenze abitative a Catania
Università, studenti occupano l’ex hotel Costa Chiuso da anni per contenzioso Ersu-proprietà
È scattata stamane l’occupazione dell’ex hotel Costa, palazzo da sette piani di via Etnea in passato residenza universitaria. Sono stati proprio giovani studenti e studentesse ad aver compiuto l’iniziativa con l’obiettivo di riportare l’attenzione sul tema della carenza di alloggi a Catania. «Abbiamo scelto di occupare l’hotel perché è un simbolo di come l’indisponibilità e la mancata volontà di grandi proprietari e di grandi enti possa incidere sulle vite di chi tutti i giorni deve affrontare la precarietà e il sacrificio», si legge in una nota diffusa dal gruppo di occupanti.
L’ex hotel Costa, in via Etnea 551, è stato infatti dal 1976 al 2009 una residenza universitaria affidata all’Ersu. Nel palazzo c’erano circa 300 alloggi per studenti dell’università di Catania. Struttura poi chiusa per carenze strutturali e bloccata da un contenzioso fra la proprietà e l’Ersu. L’ente regionale, secondo quanto spiegano gli occupanti, avrebbe avanzato alla proprietà dell’immobile più proposte di acquisto e pacificazione del contenzioso in corso per lo svolgimento dei lavori di ristrutturazione. Tutte proposte che sarebbero state «Glissate dalla proprietà – si legge ancora – che preferisce tenere lo stabile chiuso da ormai nove lunghi anni, durante cui non è stato svolto nessun lavoro per migliorare l’edificio e renderlo utilizzabile nuovamente come alloggio per giovani e studenti».
Nell’ex hotel, già ribattezzato Studentato Occupato 95 100, potrebbero starci anche oggi tra 250 e 300 persone. «Il problema degli alloggi è un problema di tutta una generazione – proseguono gli occupanti – non solo di chi studia ma anche di chi è obbligato a fare il pendolare dalla provincia perché non può permettersi un affitto, o di lavoratori pagati poco». «Gli affitti, soprattutto nelle zone universitarie, sono in continuo aumento, e la qualità dell’università a Catania è molto più bassa che nelle altre parti d’Italia – si legge nel testo – siamo sempre più giù nelle graduatorie nazionali per i servizi, la qualità dello studio e della ricerca, i finanziamenti che riceviamo».
Gli occupanti spiegano infine che non lasceranno il palazzo fino a quando «l’ex hotel Costa non tornerà ad essere di tutti i giovani studenti e studentesse che ne hanno bisogno». Da domani una delle due vecchie mense della struttura verrà adibita ad aula studio e verrà istituito due volte a settimana uno sportello di supporto per giovani studenti colpiti da problemi abitativi.