Il progetto ha ricevuto l'apprezzamento da parte della giunta regionale. «Garantirebbe la compiuta erogazione dei livelli essenziali di assistenza e la copertura dei posti organico», si legge in documento presentato dall'assessore Ruggero Razza
Università, progetto per due corsi a Cefalù e Acireale Medicina e Infermieristica col contributo delle diocesi
Cefalù e Acireale. Sono queste le città che potrebbero dare il proprio contributo al potenziamento della formazione di livello universitario in Sicilia. I due centri, rispettivamente in provincia di Palermo e Catania, sono stati individuati per ospitare due nuovi corsi di laurea nell’ambito medico. Nel primo caso si tratta di un corso in Medicina, mentre nel secondo di Scienze infermieristiche. «È nota la carenza di laureati e specializzati nelle professioni sanitarie che, in Sicilia come nelle altre regioni italiane, determina per conseguenza la difficile copertura dei posti organico», si legge in una nota inviata dall’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, e firmata dal dirigente generale Mario La Rocca, alla giunta Musumeci. Ed è stato proprio in una seduta di giunta, tenutasi a inizio settimana, che la proposta ha ricevuto l’apprezzamento del governo.
Il piano vede il coinvolgimento di diversi attori, a partire dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e dalla Fondazione Giglio che, proprio nella località del Palermitano, gestisce un ospedale da più parti ritenuto punto di riferimento a livello sanitario. A dare il proprio contributo saranno anche le diocesi di Cefalù e Acireale, che metteranno a disposizione i locali per lo svolgimento delle attività accademiche ma anche per l’alloggio degli studenti. Le attività di tirocinio, particolarmente importanti per chi punta a diventare medico e infermiere, dovrebbero invece svolgersi all’interno delle Aziende sanitarie provinciali dell’isola. Per l’assessore alla Salute, una volta avviato, il piano «garantirebbe la compiuta erogazione dei livelli essenziali di assistenza in modo eguale su tutto il territorio dell’isola».
Completato l’iter per la stipula dell’accordo inter-istituzionale, la palla passerebbe al ministero chiamato a compiere i passaggi per dare l’ok definitivo all’avvio delle attività didattiche. «A conclusione, l’assessorato alla Salute procederà alla valorizzazione del budget della Fondazione Giglio in conformità con la normativa vigente, secondo quanto già determinato per le altre istituzioni, anche di diritto privato, si vede ad esempio l’Irccs Oasi di Troina – chiarisce il documento – al fine di garantire l’effettività dell’intesa». Nel documento, apprezzato dalla giunta con la delibera numero 369, si fa riferimento anche al fatto che la proposta di istituzione dei due corsi di laurea sarà sottoposta alla Conferenza dei rettori delle Università siciliane, come già accaduto per il corso di laurea in Medicina alla Kore di Enna.