Si attende la decisione del tribunale amministrativo di Catania sul ricorso presentato dal Miur contro l'Ateneo per bloccare la nuova Carta costituente. Diciotto gli articoli impugnati su quarantatrè, molti riguardano i poteri del Magnifico. Recca intanto presenta un controricorso giudicando infondato e illegittimo quello del Ministero ma annuncia: «Se perderemo non ci appelleremo al Consiglio di Stato». Guarda la nostra infografica
Unict, si attende il verdetto del Tar Ecco i punti più controversi dello Statuto
Troppi poteri al Rettore. E’ questa la sintesi del ricorso presentato dal Miur al Tribunale amministrativo contro il nuovo Statuto dell’Ateneo catanese. Un giudizio condiviso da molti anche all’interno dell’Università, come il decano Riccardo Vigneri intervistato ieri dal Tgr Sicilia.
Insomma, il ricorso del Miur (al quale è seguito un controricorso dell’Ateneo) non è una questione di lana caprina affidata alle carte bollate, ma una questione sostanziale. «La richiesta di sospensiva non è avvenuta (come altrove) per un vizio di violazione di legge, ma anche per eccesso di potere, non avendo il nostro ateneo seguito le corrette procedure di adozione statutaria», scrive il Coordinamento unico d’Ateneo sul suo blog su CTzen. Rispetto ad altri statuti ai quali il Ministero ha fatto dei rilievi (come quello di Torino), Catania vanta un triste primato: gli articoli contestati sono quasi la metà (18 su 43), «mettendosi così in discussione tutte le questioni nevralgiche dello statuto stesso», continuano i membri del Cuda, che sottolineano: «La sonora bocciatura ministeriale è la naturale conseguenza di un iter di approvazione asfittico sul piano del dibattito interno, contraddistinto da una visione verticistica e sordo alle ragioni del dialogo e del contraddittorio».
Nel corso di un’assemblea d’Ateneo lo scorso 9 febbraio è stato chiesto che «si blocchino le procedure di composizione del Cda, si apra un dialogo col ministero e si attenda il giudizio degli organi competenti, evitando di alimentare dannose e fantasiose ricostruzioni su ipotetici scenari fantapolitici che sarebbero sottesi al ricorso stesso», continuano ancora i membri del coordinamento, che sperano si possa riaprire dal basso il cantiere dello Statuto, convocando una nuova commissione, e rinviando le prossime nomine della rosa (dei membri interni del Cda, ndr). Il rettore in carica, intanto, annuncia che se il Tar dovesse dar torto all’Ateneo non si ricorrerà in appello al Consiglio di Stato ma si prenderà in considerazione la lettera del direttore generale del Miur (lettera giudicata irricevibile anche per motivi formali (vedi l’infografica 1).
Ma quali sono i punti dello Statuto più contestati? Nelle nostre infografiche i sei punti più controversi con i rilievi del Miur e le risposte contenute nel controricorso dell’Ateneo.
[Foto di Sim Dawdler]