Al di la' delle chiacchiere, le banche continuano a ridimensionare i propri organici. Togliendo speranza ai giovani
Unicredit, il 9 maggio inizia la procedura per 5 mila esuberi
AL DI LA’ DELLE CHIACCHIERE, LE BANCHE CONTINUANO A RIDIMENSIONARE I PROPRI ORGANICI. TOGLIENDO SPERANZA AI GIOVANI
da Carmelo Raffa
coordinatore vicario di Fabi Unicredit
Numeri e sempre numeri e non più Persone. Negli ultimi anni si è messa la parola fine al rispetto della dignità umana e si usano gli stessi aggettivi adoperati per le macchine. In particolare, quando si parla di esuberi viene immediatamente fuori la parola rottamazione.
Questo termine improprio offende chiaramente uomini e donne che di fronte alla comunità li fanno sentire come essere inutili.
Ci auguriamo che nelle prossime trattative con Unicredit e con le altre Aziende scompaia dal dizionario padronale questo termine e ci auguriamo ancor più che le Banche non pensino continuamente a ridimensionare i propri organici togliendo in tal modo la speranza a tanti giovani che dopo aver studiato tanto vedono allorizzonte unicamente il buio.
Unicredit e le altre Aziende di Credito, prima di pensare a come operare risparmi sul personale, dovrebbero agire ridimensionando i costi sulle consulenze, sulle macchine blu, etc. Ed ancor più dovrebbero mettere la parola fine allerogazione di emolumenti milionari per i Manager.
Non possiamo dimenticarci che qualche anno fa Unicredit, a titolo di buona uscita, erogava la somma di 42 milioni di euro ad Alessandro Profumo, attuale Presidente di Monte Paschi.
Riteniamo, a tal proposito, che Profumo, essendo un fervente credente, dopo aver ascoltato le parole di Papa Francesco rispetto agli emolumenti milionari, stia pensando a come restituirli. Ma ciò sicuramente riguarda solo ed esclusivamente la sua coscienza.
In questo momento ci corre lobbligo di richiamare i vertici di Unicredit ad una profonda riflessione al fine di evitare seri scontri con i rappresentanti dei lavoratori.
In questi giorni sono in corso le assemblee sullipotesi di piattaforma rivendicativa da presentare allAbi (Associazione banche italiane). In questa bozza emerge chiaramente che i sindacati non intendono subire tagli secchi di personale e che si faranno carico di presentare una proposta per ampliare i servizi bancari allo scopo di far ripartire le assunzioni.
Ora ci chiediamo: come mai Unicredit, negli ultimi tempi, ha ampliato i servizi bancari anche alla vendita di elettrodomestici ed attrezzi ginnici non apre immediatamente un confronto su servizi e nuovi prodotti propri della categoria col Sindacato?
Questa è la priorità da affrontare e sicuramente non ulteriori tagli secchi o tagli salariali al Personale.