Per la competizione saranno utilizzate cinque barche, le Azzurra 600, che avranno equipaggi formati da quattro persone più un tutor. Il presidente della Lega navale Tisci: «Le barche utilizzate per le olimpiadi paralimpiche costano una cifra e hanno una scarsa diffusione»
Una vela senza esclusi, quinta regata paralimpica «Sport costoso, in particolare per gli atleti disabili»
Tutto pronto per la quinta edizione di Una vela senza esclusi, che si svolgerà a Palermo dall’1 al 4 Giugno. Una regata in barca a vela alla quale parteciperanno cinque equipaggi formati da persone disabili. Arriveranno atleti paralimpici provenienti da altre regioni italiane e iscritti agli altri circoli della Lega navale Italiana che si sfideranno con quelli del circolo della vela del capoluogo siciliano, quello della Cala.
Le barche a vela, le Azzurra 600, imbarcazioni a bulbo idonee all’attività paralimpica, prototipi esistenti soltanto a Palermo – la prima è stata costruita nel 2005 da una cooperativa di ex tossicodipendenti – sono idonee per essere utilizzate da persone con disabilità: tutte di sei metri, con i rinvii in pozzetto, sono di facile conduzione. A bordo di ognuna, in ogni caso, ci sarà un tutor. «Queste barche possono essere utilizzate anche per insegnare ai bambini o ai neofiti della vela – spiega il presidente del Circolo della Lega navale di Palermo centro Giuseppe Tisci. «Al momento ne abbiamo a disposizione cinque, ma abbiamo in progetto di costruirne altre due. Sono tutte uguali, con vele identiche: è una regata in monotipia – dice ancora Tisci – arrivi primo perché dei stato più bravo».
L’organizzazione coniuga l’aspetto agonistico-sportivo con quello turistico-culturale: «Agli ospiti faremo fare il percorso arabo normanno quest’anno – spiega Tisci – e gli faremo assaporare tutte le delizie di Palermo. Per quanto riguarda la competizione in sé, prevediamo otto-nove prove, a seconda delle condizioni meteo, i termine delle quali decreteremo il vincitore, che l’anno scorso è stato Massimo Dighe, che ci ha già annunciato che manderà un video a tutti i regatanti dell’edizione che si appresta a iniziare. Saranno rappresentate tante regioni italiane: Veneto, Lombardia, Liguria, Campania. Si tratta di un bel momento anche per scambiarsi opinioni sul mondo della vela».
Un’iniziativa che punta alla promozione di uno sport che non sempre è facile praticare: «È un mondo costoso – spiega Tisci – in particolare quella praticata da atleti paralimpici. Le barche utilizzate per le olimpiadi paralimpiche costano una cifra, hanno una scarsa diffusione. Ora, a quanto pare, si sta adottando un tipo di imbarcazione che si riesce ad acquistare a cifre abbordabili e che si sta anche diffondano abbastanza per fare vela paralimpica in maniera seria».