La chiamata è arrivata alle 10 al centralino, con un riferimento al cronista di nera Leopoldo Gargano. A rendere noto l'episodio è stata la stessa direzione del quotidiano. «Abbiamo il solo torto di raccontare fatti e notizie con obiettività»
Una telefonata di minacce al Giornale di Sicilia «Siamo i Lo Piccolo, scrivete troppe minchiate»
«Qui parla la famiglia Lo Piccolo. Vi mettiamo una bomba e vi facciamo saltare tutti in aria». Una vera e propria telefonata intimidatoria è giunta questa mattina, intorno alle 10, al centralino del Giornale di Sicilia. A renderlo noto è stata la direzione dello stesso storico quotidiano palermitano. A parlare è stato un uomo, che ha prima fatto riferimento a un noto e apprezzato cronista di nera, Leopoldo Gargano, sostenendo che «scrive troppe minchiate. L’episodio e’ stato immediatamente segnalato alla polizia, cui è stato anche fornito il numero di cellulare di provenienza della chiamata minatoria.
«Questa direzione – si legge in una nota – non può che prendere atto dell’ennesimo episodio di tentativo di intimidazione nei confronti del Giornale di Sicilia, che nelle sue cronache quotidiane ha il solo torto di raccontare fatti e notizie con obiettività, rigore professionale e completezza di informazione, senza fare sconti a nessuno. Cosa che evidentemente spiace a molti. Leopoldo Gargano – prosegue la direzione del Gds – è cronista esperto, attento e preparato. A lui dunque non possiamo che esprimere piena vicinanza e sostegno. Non sono certo episodi come questo, peraltro l’ultimo di una lunga serie, che ci impediranno di portare avanti la nostra missione: informare con obiettività, imparzialità e affidabilità, avendo come unico elemento di riferimento la ricerca assoluta della verità».