Tre le iniziative all'orizzonte per l'associazione guidata da Gabriele Montera, che si è spostato con la famiglia dalla Calabria per garantire un'assistenza specialistica alla figlia. C'è anche una Casa del popolo e l’attivazione della rete di supporto domiciliare medico-ortopedica e infermieristica
Una lotta per la vita, a Palermo per curare Giulia Tra i progetti anche un centro neuroriabilitativo
Aprire un Centro Neurologico Riabilitativo per contribuire a «colmare il gap con le strutture ospedaliere del Nord e che potrebbe rendere Palermo un polo di eccellenza». Così Gabriele Montera, presidente dell’associazione Una lotta per la vita, parla del progetto presentato nell’ottobre del 2015 al Dipartimento della comunità europea che si occupa dell’impiego dei fondi strutturali nel settore sanitario. Un progetto che se approvato dovrebbe avvalersi degli stanziamenti individuati nel periodo 2014-2020. In città qualcosa comincia a muoversi anche dopo il polo dedicato di Villa delle Ginestre.
Per la onlus a Palermo ci sono all’orizzonte tre progetti. Oltre all’apertura di un Centro Neurologico Riabilitativo – i primi contatti con strutture italiane e statunitensi all’avanguardia sono già stati avviati – la realizzazione di una Casa del popolo, un polo di assistenza per le famiglie con bimbi affetti da patologie gravi e gravissime e l’attivazione della rete di assistenza domiciliare medico-ortopedica e infermieristica denominata A casa in sicurezza a cura di psicologi, neuropsichiatri ed assistenti sociali.
Montera ha fondato la onlus dopo la nascita della figlia Giulia: «L’associazione è nata – spiega – per dare voce a tutte le Giulia e ai loro genitori ingiustamente privati del diritto di condurre una vita normale». La piccola – prosegue il padre – è nata con una malformazione cerebrale e la causa sarebbe «l’imprudenza e della negligenza di tre medici, successivamente rinviati a giudizio», afferma il presidente. Il caso è accaduto in un ospedale in provincia di Cosenza e la condotta dei medici è ancora al vaglio della magistratura.
La famiglia ha poi lasciato la Calabria e si è trasferita in Sicilia, a Palermo, «per garantire alla bambina cure specialistiche. Cure che non poteva ricevere nell’ospedale dove era ricoverata e che secondo la legge che regola il sistema sanitario nazionale devono essere espletate nel luogo più vicino a casa», riferiscono dall’associazione. Da qui, la scelta di un direttivo nazionale integralmente siciliano per la onlus – presente in tutto il territorio nazionale con propri referenti – che vanta un curriculum denso di attività ed eventi importanti quali il Gran Galà della Solidarietà giunto alla seconda edizione, la Partita per la Vita, il Festival Solidale e ben sei manifestazioni dal titolo Una Speranza per Giulia, che si sono svolti tutti a Palermo. Un legame, quello con il capoluogo regionale che deriva anche da una solidarietà manifestata nel corso del tempo e che qui ha trovato terreno fertile. «Grazie al sindaco Leoluca Orlando, da sempre al nostro fianco – conclude Montera – per la sensibilità che ha manifestato in merito alle iniziative dell’associazione: auspichiamo che l’attenzione dell’amministrazione comunale per le politiche sociali rimanga alta come è accaduto sino ad oggi».
I nuovi consiglieri sono Gioacchino Ardizzone, vice presidente nazionale, Massimo La Mantia, Maria Lauricella, Enzo Carnese, Nunzia Di Stefano, Nicola Nangano, Adriana Di Carlo e Giusy Malfalda Ferrante; ad Alessa Perdon e Mary Anny Sbirziola sono stati affidati, rispettivamente, l’incarico di responsabile della segreteria e della tesoreria. Antonino Capua si occuperà della gestione del sito www.unalottaperlavita.eu; ad Angelo Marano e Tiberio Cantafia, invece, il compito di curare la sezione dei video e delle foto. Dell’ufficio stampa, invece, sarà responsabile la giornalista Marianna La Barbera. Riconfermato il ruolo di presidente onorario per Giulio Cusumano, consigliere comunale a Palermo, più volte ospite degli eventi organizzati dall’associazione.