Quadri appesi al muro, sculture, miniature e statuette. La location dove sono esposti gli oggetti può apparire singolare, ma da qui è venuta fuori una collettiva d’arte kitch con gli oggetti ripristinati dai rifiuti differenziati conferiti dai cittadini di Sambuca di Sicilia (Agrigento) nell’Isola ecologica comunale. L’idea è venuta a Franchino Di Prima, responsabile del punto di raccolta, che da anni seleziona il materiale più significativo che gli utenti preferiscono buttare via. Così, da buste e scatoloni lasciati dai cittadini, Di Prima ha tirato fuori persino copie di disegni di artisti famosi, riproduzioni di siti archeologici e immagini sacre. Tra gli elementi esposti anche una testa di donna in plastica colorata. La mostra è aperta a tutti. Nel frattempo, l’idea Di Prima ha superato anche i confini nazionali ed è arrivata fino in Germania, attirando l’attenzione di esperti e cronisti.
Di Prima ha raccontato la sua iniziativa ai microfoni di Radio Fantastica, all’interno del programma FantaMagazine. Da oltre trent’anni svolge servizio come dipendente e, in qualsiasi mansione, ha «sempre cercato di migliorare il lavoro». Per il Comune dell’Agrigentino ha lavorato alla mensa scolastica, ha ricoperto il ruolo di centralinista, di autista del sindaco e anche di addetto al teatro comunale. Da qualche anno dirige l’Isola ecologica dove non si butta via niente. «Mi piace tenerla pulita – ha dichiarato – A terra non si trova neanche una cicca di sigaretta. Chi non rispetta le regole viene rimproverato. Mi piaceva raccogliere gli oggetti ed è stata l’occasione per contribuire alla differenziata e per tenere il luogo in ordine». Il Comune dell’Agrigentino ha raggiunto quasi il 90 per cento di differenziata, tanto da essere premiata come città virtuosa anche su scala nazionale.
Di Prima, oltre al decoro della piattaforma e alla mostra che ha allestito, ha anche invogliato i cittadini, persino i più refrattari, a fare la differenziata. «A ognuno ho spiegato come conferire il materiale – ha aggiunto – In qualche caso ho anche minacciato di segnalare ai vigili coloro che non volevano farla o la facevano in maniera scorretta». Adesso il Comune vuole conferirgli un premio, ma lui non ha pretese. «Non so cosa vogliano darmi – conclude Di Prima – deciderà l’amministrazione cosa io meriti. Dico soltanto di fare qualsiasi lavoro con passione. A me interessa produrre, migliorare costantemente le cose che mi sono state affidate: solo così le cose non vengono abbandonate. L’amministrazione penso che se ne sia accorta e c’è anche qualche assessore vorrebbe che non andassi mai in pensione», ha chiosato con un sorriso.
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