Nella strada abbandonati anche rifiuti ingombranti. Non bastano le bonifiche della Rap, che costano circa 2000 euro. La consigliera di circoscrizione Serena Potenza: «trasformare l'area in zona verde per disincentivare le condotte incivili»
Una discarica a cielo aperto in via Due Vanelle I residenti: «Puzza e topi, situazione invivibile»
Sacchetti pieni di spazzatura, rifiuti ingombranti, scatole di cartone abbandonate: succede quotidianamente in via Due Vanelle, strada tra via Paruta e via Palmerino (zona corso Calatafimi). La via è diventata una grande discarica a cielo aperto e a nulla servono le bonifiche che ogni due o tre mesi vengono effettuate dalla Rap. Bastano un giorno o due e la situazione si ripropone. I residenti si lamentano della situazione e non si spiegano come mai non si sia provveduto a mettere in atto interventi risolutivi: «Spesso ci sono i topi, la puzza è insopportabile – dice Gaetano Bondì – e nonosante questo nessuno controlla. La Rap interviene ogni due o tre mesi, ma non è sufficiente. Dopo un giorno o due la situazione ritorna la stessa».
Trovare una soluzione definitiva al problema comporterebbe il risparmio di circa 2000 euro per l’azienda erede dell’Amia, costo di ogni bonifica, visto l’impiego di autocompattatori e mezzi per la rimozione dei rifiuti ingombranti. Le origini della discarica si perdono nel tempo: c’è chi dice che esiste da cinque anni, c’è chi dice da dieci, chi addirittura venti: «Il problema continua a ripetersi – dice la consigliera del Pd alla IV circoscrizione Serena Potenza, che aggiunge: «Nonostante le numerose richieste di bonifica bastano poche ore perché la strada, una volta pulita, torni ad essere invasa dai rifiuti. Un anno fa, sollecitata dal permanere del problema, ho presentato una mozione nella quale chiedevo la creazione di un’area verde che prendesse il posto della discarica a cielo aperto, fungendo da deterrente per i cittadini più indisciplinati. Vedo che l’amministrazione comunale si sta occupando dell’ambiente in diverse zone della città, come la Favorita. Perchè non occuparsi anche delle periferie? Oggi stesso manderò un sollecito al neo assessore al Verde e all’ambiente Sergio Marino affinché la mia proposta possa finalmente concretizzarsi»