Un concorso per stabilizzare gli ex Lsu della scuola «Dopo 20 anni per 500 lavoratori finisce un calvario»

Vent’anni di cortei, scioperi e proteste per una condizione lavorativa precaria che portava in dote stipendi in ritardo e la paura di restare senza niente in mano ogni 31 dicembre. Potrebbe essere terminato un lunghissimo incubo per i 519 collaboratori scolastici di Palermo e provincia, provenienti per lo più dal bacino degli ex Lsu e assunti tramite le cooperative convenzionate con l’Ufficio Scolastico Provinciale. Un emendamento alla manovra approvato dalla commissione Bilancio del Senato, infatti, indice un concorso per titoli e colloquio per stabilizzare, anche col part time, i bidelli dell’area metropolitana del capoluogo siciliano. Non ci sarà spazio per tutti subito: i posti previsti sono 350. Gli esclusi saranno iscritti in un albo da cui potranno attingere gli enti locali.

In attesa del concorso, da bandire entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio, i contratti saranno prorogati fino ad agosto 2018. La commissione Bilancio ha stanziato 3,5 milioni per il 2018 e 8,7 milioni a partire dal 2019. Certo, niente a che vedere con i 10-12 milioni che venivano stanziati fino a qualche anno fa, ma i tempi sono quelli che sono. L’intesa è frutto di un’interminabile trattativa tra il Ministero dell’Istruzione, l’ufficio scolastico regionale, Palazzo delle Aquile e le organizzazioni sindacali. La stabilizzazione dei bidelli dovrebbe dare un po’ di respiro alle scuole palermitane: ogni volta che – legittimamente – scioperavano ne risentivano i servizi di pulizia, sorveglianza, custodia e mensa, fino a mettere a rischio la validità dell’anno scolastico in un centinaio di scuole provinciali. Erano i tempi, intorno al 2013, dei turni per il bagno e della ricreazione in classe, proprio per la carenza di personale.

Con una nota nel tardo pomeriggio il Comune ha precisato che «saranno stabilizzati i collaboratori che avevano un contratto di lavoro vigente nel febbraio del 2014, quando lo Stato subentrò nella gestione di alcuni compiti precedentemente assegnati agli Enti locali. I servizi saranno comunque assicurati anche per il periodo precedente alla stabilizzazione, tramite la proroga delle convenzioni già stipulate dall’ufficio scolastico di Palermo con cinque cooperative sociali». «Abbiamo ostinatamente inseguito l’obiettivo della stabilizzazione di questi lavoratori – affermano il sindaco Leoluca Orlando e l’assessora alla Scuola Giovanna Marano – ed alla fine, grazie anche ad una importante sensibilità ed un impegno non di facciata mostrato dal governo nazionale, abbiamo avuto ragione».

«Si chiude un lungo periodo di incertezza per questi lavoratori e queste lavoratrici, impegnati in tante scuole della nostra città, cui forniscono servizi essenziali. È una buona notizia per tutta la nostra comunità – concludono -, perché dà una boccata d’ossigeno e speranza in un contesto segnato da tante vertenze occupazionali e perché dà alla sistema della scuola cittadina un nuovo strumento perché il suo funzionamento sia consono alle necessità dei nostri figli e nipoti e alle aspettative degli operatori».

Un plauso anche da Davide Faraone, un tempo sottosegretario al Miur e che ora ricopre la stessa carica alla Salute: «Questo successo – dice Faraone – è anche dei parlamentari siciliani e dell’amministrazione comunale di Palermo che ringrazio per l’impegno che hanno dimostrato in questi anni». «Ci attendono altre sfide in Sicilia e, in particolare a Palermo – dice il capogruppo del Pd in Consiglio comunale Dario Chinnici – ma sappiamo che le politiche adottate in questi anni hanno dato una grossa mano allo sviluppo economico del Paese e nel contempo alla cancellazione della piaga del precariato storico».

Soddisfatti, com’è naturale, i sindacati. «Dopo una lunga e tenace battaglia condotta dalla Uil Sicilia e dalla UilTemp, i collaboratori scolastici ex Lsu di Palermo, saranno finalmente stabilizzati – esultano Gianni Borrelli e Danilo Borrelli -. Per questi 500 lavoratori finisce, quindi, un calvario durato vent’anni. Questo sindacato continuerà a monitorare la vicenda affinché il percorso sia legale e garantito». «Dopo ben 22 anni di attesa finalmente i 519 collaboratori scolastici di Palermo vedono la meta della stabilizzazione, ringraziamo il Governo nazionale e gli esponenti politici siciliani che hanno sostenuto la nostra battaglia in questi anni – commenta Francesco Amato, segretario Felsa Cisl Palermo Trapani -. Sono stati anni di sacrifici per tutte le famiglie dei collaboratori scolatici che hanno vissuto nella precarietà assoluta e nell’incertezza sul futuro ma non abbiamo mai mollato perché ottenere la stabilizzazione era un diritto per questi lavoratori». 

Manca solo l’ultimo passaggio: «Ci auguriamo – sottolinea Leonardo La Piana, segretario Cisl Palermo Trapani – che il Parlamento ora approvi rapidamente il testo perché non è possibile tenere per 22 anni i lavoratori appesi al filo della speranza della stabilizzazione. Questi lavoratori sono fondamentali per le scuole del territorio, da anni chiediamo certezze che ora vediamo all’orizzonte». 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]