«Il nostro è il partito del sì. Sì ai termovalorizzatori, sì all’energia nucleare, sì al ponte sullo Stretto». Bagno di folla per Matteo Salvini, leader della Lega, alle Ciminiere di Catania. Anfiteatro esterno pieno di sostenitori e simpatizzanti che hanno acclamato il segretario del Carroccio tornato nella città etnea per dare forza alla campagna elettorale che, in Sicilia, riguarda sia le Politiche che le Regionali. Accompagnato da Valeria Sudano, Luca Sammartino, Fabio Cantarella e il candidato alla presidenza Renato Schifani non ha mancato di cavalcare i temi di nazionali ma anche quelli legati al territorio. Come la questione rifiuti e la chiara volontà di puntare sui termovalorizzatori per bruciare la spazzatura. E poi «il Ponte che serve – dice – non solo ai siciliani e ai calabresi ma a tutta l’Italia; unisce Palermo con Roma e Berlino. Oggi per fare impresa qui bisogna impegnarsi il doppio. Noi difendiamo gli agricoltori, i pescatori dalle follie dell’Unione Europea».
Poi subito l’affondo sui migranti. «Non è possibile – continua il leader della Lega – ricevere i barchini di clandestini e vedere sequestrati i nostri pescatori che cercano fortuna in mare». Salvini non tralascia il tema della criminalità. «La mafia – prosegue – è merda e la mafia si combatte». Per scaldare la platea non dimentica i problemi del caro bollette e delle pensioni. «Davanti alle difficoltà delle famiglie non si possono recapitare le cartelle esattoriali – sottolinea – Per questo proponiamo il saldo e stralcio, la pace fiscale. Dateci forza pure per cancellare la legge Fornero che è stata una sciagura».
Sul palco è poi Luca Sammartino a ribadire la vicinanza a Schifani e a chiedere un impegno per «fare rialzare questa terra cominciando dall’applicazione dello Statuto». Da parte sua Schifani risponde ringraziando Salvini «perché ha visto in me la possibilità di tenere unita la coalizione». E poi lancia la frecciata al rivale Cateno De Luca. «Quando si dice – chiosa – che cambierà tutto, non si cambierà nulla. Bisogna migliorare». Affermazione che lega con la volontà di rappresentare la continuità rispetto al governo uscente di Nello Musumeci. Ma a lanciare un richiamo alla memoria dei catanesi è Salvini che ricorda: «La Lega ha salvato il bilancio del Comune di Catania. La nostra è una scelta di valori».
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