Turismo/ Come affossare un’azienda: Terme di Montevago tra esondazioni e tagli di Adsl

NDR– Si parla tanto di turismo e della necessità di rilanciare il settore in Sicilia. Si parla tanto della necessità di adeguare i servizi alle più moderne esigenze del mercato. Di dotare le aziende di tutte le infrastrutture e i servizi necessari. Si parla.  Perché in pratica, purtroppo, spesso, avviene esattamente il contrario. E’ quello che sta succedendo, ad esempio, a Montevago, comune della Valle del Belice, in provincia di Agrigento, che ospita le belle Terme Acqua Pia. Luogo che attira tante gente, da ogni parte della Sicilia e da fuori. Una bella chance per un territorio che ha bisogno di svilupparsi. Eppure, la Regione sembra insensibile al tema. Come sappiamo, qualche settimana fa, l’apertura della diga Garcia, necessaria per alleggerire l’invaso,  ha determinato l’esondazione del fiume Belice. Cosa che ha provocato danni non solo all’agricoltura, ma anche al centro termale. Danni che l’azienda che lo gestisce, dovrebbe, non si capisce secondo quale logica pagare da sè. Non solo. Sempre in questo periodo, la Telecom, ha deciso di tagliare i servizi Adsl nella zona. Immaginate cosa significhi questo per un sito turistico che, praticamente, vive di prenotazioni online. Leggiamo la cronaca di Sabrina Macaluso:

“Il Centro Termale Acqua Pia – scrive l’azienda – nonostante le opere di salvaguardia poste in essere negli anni a proprie spese, è infatti andato in parte sommerso dalle sovrabbondanti acque del fiume in piena e necessita, al pari delle attività agricole limitrofe al fiume, di un supporto per i danni subiti alle strutture e dagli impianti tecnologici”.
L’acqua, infatti, a causa dell’apertura delle paratie della diga Garcia, ha invaso tutte le terme fino ad un livello di almeno due metri, colpendo anche l’area attrezzata, senza risparmiare la sorgente delle acque, rimaste tutte allagate.L’azienda i chiede che tutti gli organi istituzionali si mobilitino, dando un contributo economico per i danni subiti, nonché “adeguate opere di bonifica del fiume Belice e un intervento sulla gestione della diga Garcia, affinché l’invaso venga alleggerito in via preventiva e non in concomitanza delle copiose piogge”.
Ma non solo, come detto prima, adesso rischia di rimanere pure senza Adsl.
La Telecom, che fornisce il servizio di connessione internet, in questi giorni, con una breve nota, ha preannunciato che “per sopravvenuti problemi tecnici non risolvibili, non è possibile mantenere in esercizio, con i previsti livelli di qualità, il servizio adsl e che pertanto provvederà alla cessazione del servizio stesso”.
Un duro colpo per le Terme Acqua Pia, che, basando tutta la propria attività sulle prenotazioni online provenienti da tutto il mondo, rischia di vedere scivolare nel baratro i suoi affari.
L’azienda Terme Acqua Pia sottolinea come “la cessazione del servizio Adsl, oltre che apparire grottesca ed in controtendenza con l’innovazione tecnologica, crea un evidente danno all’operatività aziendale, considerato che l’attività commerciale si sviluppa e si intensifica attraverso l’utilizzo di internet”.
Telecom, di contro, spiega le ragioni della drastica scelta: “Sulla base delle diverse segnalazioni di malfunzionamento ricevute – si legge in una nota – abbiamo effettuato un sopralluogo tramite personale tecnico incaricato, dal quale è emersa l’impossibilità di fornire alla Terme Acqua Pia, un collegamento Adsl che garantisca adeguati standard qualitativi, a causa della distanza eccessiva (circa 7 km) della sede del cliente alla centrale di zona. La fornitura del servizio – precisa ancora – non è realizzabile con soluzioni tecniche alternative a quella in essere (numero elevato di pali, attraversamento di aree di proprietà privata e pertanto poco accessibili). Nell’ottica di salvaguardare il cliente stesso da probabili disservizi futuri – conclude – lo abbiamo informato che il servizio sarà cessato”.
Ma non ci sta il direttore delle Terme Acqua Pia, Ignazio Azzara, che ha detto di voler continuare a lavorare ugualmente e in queste stesse condizioni, finora fornite dalla compagnia telefonica.
“Per noi la connessione internet è di vitale importanza – ha detto Azzara a LinkSicilia -. L’attuale standard di qualità che ci garantisce la Telecom a noi sta bene e ci consente comunque di poter andare avanti. Riteniamo inoltre opportuno precisare, che per noi non ci sono i presupposti per cessare il servizio. Ciò creerebbe ingenti disagi alla nostra operatività aziendale. Nel momento in cui ci tolgono internet – conclude l’imprenditore – possiamo chiudere l’attività, sarebbe un danno irreparabile per tutti noi e metterebbe in ginocchio una delle poche realtà imprenditoriali rimaste nella Valle del Belice”.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Ndr- si parla tanto di turismo e della necessità di rilanciare il settore in sicilia. Si parla tanto della necessità di adeguare i servizi alle più moderne esigenze del mercato. Di dotare le aziende di tutte le infrastrutture e i servizi necessari. Si parla. Perché in pratica, purtroppo, spesso, avviene esattamente il contrario. E' quello che sta succedendo, ad esempio, a montevago, comune della valle del belice, in provincia di agrigento, che ospita le belle terme acqua pia. Luogo che attira tante gente, da ogni parte della sicilia e da fuori. Una bella chance per un territorio che ha bisogno di svilupparsi. Eppure, la regione sembra insensibile al tema. Come sappiamo, qualche settimana fa, l'apertura della diga garcia, necessaria per alleggerire l'invaso,  ha determinato l’esondazione del fiume belice. Cosa che ha provocato danni non solo all'agricoltura, ma anche al centro termale. Danni che l'azienda che lo gestisce, dovrebbe, non si capisce secondo quale logica pagare da sè. Non solo. Sempre in questo periodo, la telecom, ha deciso di tagliare i servizi adsl nella zona. Immaginate cosa significhi questo per un sito turistico che, praticamente, vive di prenotazioni online. Leggiamo la cronaca di sabrina macaluso:

Ndr- si parla tanto di turismo e della necessità di rilanciare il settore in sicilia. Si parla tanto della necessità di adeguare i servizi alle più moderne esigenze del mercato. Di dotare le aziende di tutte le infrastrutture e i servizi necessari. Si parla. Perché in pratica, purtroppo, spesso, avviene esattamente il contrario. E' quello che sta succedendo, ad esempio, a montevago, comune della valle del belice, in provincia di agrigento, che ospita le belle terme acqua pia. Luogo che attira tante gente, da ogni parte della sicilia e da fuori. Una bella chance per un territorio che ha bisogno di svilupparsi. Eppure, la regione sembra insensibile al tema. Come sappiamo, qualche settimana fa, l'apertura della diga garcia, necessaria per alleggerire l'invaso,  ha determinato l’esondazione del fiume belice. Cosa che ha provocato danni non solo all'agricoltura, ma anche al centro termale. Danni che l'azienda che lo gestisce, dovrebbe, non si capisce secondo quale logica pagare da sè. Non solo. Sempre in questo periodo, la telecom, ha deciso di tagliare i servizi adsl nella zona. Immaginate cosa significhi questo per un sito turistico che, praticamente, vive di prenotazioni online. Leggiamo la cronaca di sabrina macaluso:

Ndr- si parla tanto di turismo e della necessità di rilanciare il settore in sicilia. Si parla tanto della necessità di adeguare i servizi alle più moderne esigenze del mercato. Di dotare le aziende di tutte le infrastrutture e i servizi necessari. Si parla. Perché in pratica, purtroppo, spesso, avviene esattamente il contrario. E' quello che sta succedendo, ad esempio, a montevago, comune della valle del belice, in provincia di agrigento, che ospita le belle terme acqua pia. Luogo che attira tante gente, da ogni parte della sicilia e da fuori. Una bella chance per un territorio che ha bisogno di svilupparsi. Eppure, la regione sembra insensibile al tema. Come sappiamo, qualche settimana fa, l'apertura della diga garcia, necessaria per alleggerire l'invaso,  ha determinato l’esondazione del fiume belice. Cosa che ha provocato danni non solo all'agricoltura, ma anche al centro termale. Danni che l'azienda che lo gestisce, dovrebbe, non si capisce secondo quale logica pagare da sè. Non solo. Sempre in questo periodo, la telecom, ha deciso di tagliare i servizi adsl nella zona. Immaginate cosa significhi questo per un sito turistico che, praticamente, vive di prenotazioni online. Leggiamo la cronaca di sabrina macaluso:

Ndr- si parla tanto di turismo e della necessità di rilanciare il settore in sicilia. Si parla tanto della necessità di adeguare i servizi alle più moderne esigenze del mercato. Di dotare le aziende di tutte le infrastrutture e i servizi necessari. Si parla. Perché in pratica, purtroppo, spesso, avviene esattamente il contrario. E' quello che sta succedendo, ad esempio, a montevago, comune della valle del belice, in provincia di agrigento, che ospita le belle terme acqua pia. Luogo che attira tante gente, da ogni parte della sicilia e da fuori. Una bella chance per un territorio che ha bisogno di svilupparsi. Eppure, la regione sembra insensibile al tema. Come sappiamo, qualche settimana fa, l'apertura della diga garcia, necessaria per alleggerire l'invaso,  ha determinato l’esondazione del fiume belice. Cosa che ha provocato danni non solo all'agricoltura, ma anche al centro termale. Danni che l'azienda che lo gestisce, dovrebbe, non si capisce secondo quale logica pagare da sè. Non solo. Sempre in questo periodo, la telecom, ha deciso di tagliare i servizi adsl nella zona. Immaginate cosa significhi questo per un sito turistico che, praticamente, vive di prenotazioni online. Leggiamo la cronaca di sabrina macaluso:

Ndr- si parla tanto di turismo e della necessità di rilanciare il settore in sicilia. Si parla tanto della necessità di adeguare i servizi alle più moderne esigenze del mercato. Di dotare le aziende di tutte le infrastrutture e i servizi necessari. Si parla. Perché in pratica, purtroppo, spesso, avviene esattamente il contrario. E' quello che sta succedendo, ad esempio, a montevago, comune della valle del belice, in provincia di agrigento, che ospita le belle terme acqua pia. Luogo che attira tante gente, da ogni parte della sicilia e da fuori. Una bella chance per un territorio che ha bisogno di svilupparsi. Eppure, la regione sembra insensibile al tema. Come sappiamo, qualche settimana fa, l'apertura della diga garcia, necessaria per alleggerire l'invaso,  ha determinato l’esondazione del fiume belice. Cosa che ha provocato danni non solo all'agricoltura, ma anche al centro termale. Danni che l'azienda che lo gestisce, dovrebbe, non si capisce secondo quale logica pagare da sè. Non solo. Sempre in questo periodo, la telecom, ha deciso di tagliare i servizi adsl nella zona. Immaginate cosa significhi questo per un sito turistico che, praticamente, vive di prenotazioni online. Leggiamo la cronaca di sabrina macaluso:

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]