La Corte dei Conti della sezione giurisdizionale della Sicilia ha condannato il sottufficiale Alessandro Castiglione, responsabile della cambusa alla stazione elicotteri di Fontanarossa a Catania, a risarcire il ministero della Difesa con oltre 500mila euro per una truffa legata alla gestione dei pasti dei militari. Secondo quanto accertato, tra il gennaio 2015 e il marzo […]
Truffa sui pasti dei militari a Fontanarossa, condannato a risarcire oltre 500mila euro
La Corte dei Conti della sezione giurisdizionale della Sicilia ha condannato il sottufficiale Alessandro Castiglione, responsabile della cambusa alla stazione elicotteri di Fontanarossa a Catania, a risarcire il ministero della Difesa con oltre 500mila euro per una truffa legata alla gestione dei pasti dei militari. Secondo quanto accertato, tra il gennaio 2015 e il marzo 2017 Castiglione avrebbe falsificato i dati sui pasti dichiarando più consumazioni di quelle effettive e si sarebbe appropriato delle derrate acquistate dall’amministrazione, utilizzando cibo e bevande anche per feste private.
Per gli stessi fatti, il sottufficiale era già stato condannato dal tribunale militare a una pena di 5 anni, 2 mesi e 15 giorni per truffa aggravata e peculato militare aggravato e continuato.«Il convenuto si era approfittato della scarsa severità dei controlli e dei buoni rapporti intrattenuti con i componenti degli uffici tenuti a svolgerli – ha sottolineato la procura contabile – che gli avevano accordato una fiducia, del tutto mal riposta, mettendolo al corrente in anticipo delle date delle ispezioni».
La difesa ha invece sostenuto che «è stato prestato credito ai testi che avrebbero nutrito un sentimento di astio nei confronti del militare e non ai numerosi encomi ed elogi ricevuti». Nella sentenza la Corte ha ribadito che «la responsabilità del convenuto emerge con evidenza dagli atti ed è chiaramente affermata nelle pronunce del giudice penale» e che «l’entità del depauperamento subito dall’amministrazione risulta puntualmente dimostrata mediante l’articolata e coerente ricostruzione offerta dal perito nominato nel giudizio penale». Il risarcimento imposto ammonta a 282mila euro per i pagamenti indebiti ottenuti dalla ditta incaricata dei pasti, 246mila euro per il vettovagliamento di cui Castiglione si sarebbe appropriato e 20mila euro per il danno d’immagine all’amministrazione.