in sicilia lo sport praticamente lo decidevano i morti, ecco perché la situazione di oggi è veramente disastrosa.
Trizzino: “Lo sport in Sicilia? Decidevano i morti”
In Sicilia lo sport praticamente lo decidevano i morti, ecco perché la situazione di oggi è veramente disastrosa.
Parola di Giampiero Trizzino, esponente del Movimento 5 Stelle, presidente della commissione Ambiente dell’Ars con delega allo sport. “Lo stato degli impianti sportivi è praticamente all’anno zero”, dice il parlamentare ‘fotografando’ la situazione.
Ieri racconta Trizzino – abbiamo tenuto un tavolo tecnico col Governo, il Coni e il Cip (Comitato italiano paralimpico) e quello che è venuto fuori è disarmante. Il Comitato regionale per la programmazione sportiva, una sorta di cabina di regia dello sport siciliano, che dovrebbe decidere sulla programmazione, il finanziamento e la manutenzione degli impianti sportivi della nostra Isola annovera parecchi deceduti e posti mai ricoperti. Questo Comitato fantasma avrebbe dovuto provvedere a redigere anche il piano quinquennale dello sport, che, infatti, non vede la luce da ventidue anni.
La situazione – continua Trizzino – è disastrosa. Non siamo nemmeno nelle condizioni di conoscere lo stato di salute degli impianti. Un esempio? Per due settimane ho chiesto inutilmente al Comune di Palermo di aggiornarmi sulle condizioni delle strutture sportive e ho dovuto aspettare i giornali per sapere che alla piscina olimpica rischia di cadere il tetto.
Il tavolo tecnico (cui hanno partecipato tra gli altri Alessandro Rais e Lucia Di Fatta, rispettivamente dirigente generale del dipartimento Turismo e capo di gabinetto dell’assessorato regionale al Turismo e Sport, il presidente regionale del Coni, Giovanni Caramazza, il presidente del Comitato regionale paralimpico, Roberta Cascio e quello regionale del Cusi, Michele Bevilacqua, ha pianificato la road map che si dovrà seguire per rifare il look all’impiantistica.
Procederemo dice Giorgio Ciaccio, deputato segretario e componente della commissione Bilancio dell’Ars – con un lavoro in sinergia in tre step: la mappatura degli impianti, la redazione del piano 2014-2020 e la predisposizione di un disegno di legge. Il Governo si è impegnato a collaborare in due modi, nella modifica della legge 8 del ’78 che disciplina lo sport in Sicilia e nello stanziamento di circa 4 milioni di euro nel bilancio regionale.