Maria Luisa Paglia, 55 anni, dal 2001 vive in Friuli Venezia Giulia, dove insegna e fa politica. Nei giorni scorsi ha preso posizione a favore di Rosa Maria Dell'Aria. Un gesto che non è stato preso bene dal collega consigliere di circoscrizione Claudio Colombin
Trieste, polemica dopo solidarietà a prof palermitana Leghista: «Torna in Sicilia a raccogliere gli immigrati»
«Sa da cosa è nato tutto? Da un caso di omonimia». Dall’altra parte della cornetta c’è Maria Luisa Paglia, 55enne insegnante originaria di Calascibetta, in provincia di Enna, che da 18 anni vive a Trieste dove è impegnata in politica e attualmente è capogruppo del Pd alla quinta circoscrizione comunale, a cui fanno riferimento oltre 50mila abitanti. Domenica scorsa nella sua casella di posta elettronica ha trovato una mail in cui veniva invitata a fare ritorno al Sud: «Vergognatevi! Prendete in giro gli italiani. Torna nel Meridione a casa tua. Raccogli gli immigrati». A scriverla era stato Claudio Colombin, anche lui consigliere nella stessa circoscrizione ma in quota Lega. «All’inizio non ho capito a cosa facesse riferimento, poi però – spiega a MeridioNews – mi sono accorta che aveva lo stesso cognome di una delle persone a cui avevo scritto per comunicare le azioni di solidarietà nei confronti della professoressa palermitana sospesa».
Paglia, infatti, è stata tra le promotrici a Trieste del Teacher pride, la manifestazione organizzata martedì in più parti del Paese per testimoniare la vicinanza nei confronti di Rosa Maria Dell’Aria, l’insegnante che ha subito un provvedimento di sospensione perché accusata di non avere impedito ai propri alunni di presentare un lavoro in cui venivano paragonate le leggi razziali emanate da Benito Mussolini alle misure contro l’immigrazione portate avanti dal ministro degli Interni Matteo Salvini. «Finora nessuno si è scusato, né il diretto interessato né alcuno dei suoi colleghi di partito – prosegue Paglia -. Purtroppo anche a Trieste ultimamente non manca di farsi sentire il clima che si sta diffondendo nel resto del Paese».
La città friulana ha da sempre nella multiculturalità un tratto distintivo: «Continua a essere così e non potrebbe essere altrimenti data la posizione geografica e gli eventi storici che l’hanno vista protagonista – sottolinea Paglia -. Tuttavia negli ultimi tempi sono state fatte scelte in direzione opposta all’integrazione, come la decisione dell’amministrazione comunale di centrodestra di mettere un tetto alla percentuale di bimbi stranieri nelle scuole dell’infanzia comunali».
Il messaggio recapitato dal collega leghista ha riproposto nello spazio di poche battute le discriminazioni del passato, nei confronti dei meridionali che vivevano al Nord, e quelle più recenti riguardanti i flussi migratori dal Nordafrica: «La rappresentazione dello straniero che arriva a rubare il lavoro è forte anche da queste parti, ma vivo a Trieste da quasi vent’anni e ormai la sento la mia città. Ed è qui che porterò avanti il mio impegno: a scuola, in politica e anche nel sociale». Oltre che all’interno delle aule scolastiche dell’istituto comprensivo Tiziana Weiss, la docente è anche tutrice di minori non accompagnati stranieri: «Non so se dà fastidio a qualcuno, ma non mi importa», conclude.