Treni, dal 2018 aumenta il costo dei biglietti in Sicilia Crescita nel prossimo decennio prevista dal contratto

Viaggiare sui treni siciliani costerà di più. È il primo dato che emerge dal nuovo contratto di servizio che Regione e Trenitalia sono pronte a stipulare dopo una gestazione lunga più di un anno. A svelare i primi dettagli dell’accordo, da cui dipenderà il futuro dei trasporti ferroviari dell’Isola fino al 2026, è il Comitato pendolari siciliani. Il Contratto porterà ad un progressivo aumento del prezzo di biglietti e abbonamenti pari al 3,5 per cento annuo. «Il costo di un abbonamento mensile medio per una fascia di 40 chilometri – spiega il coordinatore Giosuè Malapontidai 61 euro dello scorso anno raggiungerà i circa 90 euro nel 2026».

Aumenti a cui giocoforza seguiranno maggiori investimenti da parte di Trenitalia per migliorare il trasporto su ferro in Sicilia, con particolare riguardo al numero di convogli circolanti e al confort dei viaggiatori. È quanto auspica il Comitato pendolari che, dopo aver analizzato il Contratto, sottolinea l’attuale mancanza di servizi come il WI-FI a bordo treno e i dispositivi telefonici per le informazioni all’utenza. Assenti, inoltre, abbonamenti riservati a forze dell’ordine e studenti.

«Nel nuovo contratto di servizio – precisa Malaponti – non viene mai menzionato il termine pendolare: lavoratore o studente che quotidianamente si sposta dalla località di residenza per raggiungere quella della propria attività. Non si tratta di un semplice passeggero, è tutt’altra storia. Ci sono in ballo esigenze diverse, chi utilizza il treno quotidianamente va tutelato».

Il costo del contratto 2017-2026, ammonta a 1 miliardo e 115 milioni di euro a cui vanno aggiunti ulteriori 83 milioni previsti dal Piano economico di Trenitalia e approvati nei mesi scorsi dall’Assemblea Regionale Siciliana. Al suo interno, investimenti per la riqualificazione di vetture e elettromotrici attualmente circolanti e degli impianti di manutenzione di Palermo, Catania e Siracusa. «Trenitalia – dichiara Malaponti – ha messo sul tavolo 42 milioni di euro che sarebbe potuti servire all’acquisto di treni nuovi invece di impiegarli in parte al recupero di materiale rotabile già vetusto. In Regione, la partita è ancora aperta e confidiamo nell’intervento del presidente Nello Musumeci che si è da sempre mostrato sensibile alle esigenze dei pendolari siciliani».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]