La gioia per il raggiungimento del ballottaggio - che vedrà l'ex deputato impegnato con Pietro Savona - è stata gelata dalla ufficializzazione della richiesta di ripristino degli arresti domiciliari per il rischio di inquinamento delle prove. Il tribunale del riesame di Palermo ha dieci giorni per decidere
Trapani, il ricorso contro la scarcerazione di Fazio Procura vuole domiciliari. In attesa del ballottaggio
La notizia era nell’aria. La procura di Trapani ha presentato questa mattina il ricorso presso il tribunale del Riesame di Palermo, chiedendo il ripristino degli arresti domiciliari per il candidato sindaco Girolamo Fazio. L’ex deputato regionale era stato arrestato lo scorso mese di maggio, nell’ambito dell’operazione Mare Monstrum. La gioia per il ballottaggio conquistato contro il candidato del Pd Pietro Savona con ben 10.566 voti è durata poco.
La giudice per le indagini preliminari di Trapani, Caterina Brignone, la scorsa settimana aveva revocato i domiciliari a Fazio disponendo per lui l’obbligo di soggiorno a Palermo. Per i magistrati di Trapani però, nonostante l’impossibilità dell’ex deputato regionale di tornare a sedere sugli scranni dell‘Ars, non viene meno il pericolo di inquinamento delle prove.
Fazio, seduto nel suo comitato, fa sapere di non aver ancora ricevuto alcuna notifica. «Una prassi normale – sottolinea -. Il ricorso verrà notificato ai miei legali solo nel momento in cui verrà fissata la data dell’udienza. Il tribunale del riesame di Palermo ha dieci giorni per decidere», commenta.