Trapani Calcio, Morace mette in vendita la società Dal tracollo in Eccellenza al sogno sfumato della A

Vittorio Morace dà ufficialmente il suo addio al Trapani Calcio attraverso una lettera indirizzata ai tifosi dove annuncia la messa in vendita della società. «Con grande dispiacere – si legge nella nota pubblicata sul sito della società – devo informare i tifosi, dopo più di 12 anni di entusiasmo, passione e dedizione al progetto Trapani Calcio, di non avere più la forza di continuare. Le note vicende giudiziarie – prosegue il numero uno della Liberty Lines -, aggravate dall’età e dal mio stato di salute, mi hanno profondamente segnato e sconvolto la mia famiglia e il nostro modo di vivere. Ho affidato ai miei consulenti di fiducia – conclude – il compito di consegnare idealmente il titolo alla città di Trapani, affinché esponenti delle professioni, dell’imprenditoria, del commercio e del tessuto produttivo possano proporsi per rilevare il Trapani Calcio e garantire la prosecuzione dell’attività sportiva».

La famiglia Morace è rimasta travolta dall’inchiesta Mare Monstrum, sulla cosiddetta tangentopoli del mare che portò, lo scorso anno, all’arresto di Ettore Morace, figlio di Vittorio, proprietario insieme al padre della compagnia di navigazione, e dell’ex sindaco di Trapani ed ex deputato regionale Mimmo Fazio. Vittorio Morace, già lo scorso mese di marzo, aveva deciso di rassegnare le dimissioni da presidente del Trapani Calcio. La guida della compagine granata, dopo l’assemblea dei soci, passò a Paola Iracani, nominata amministratori tecnico. Oggi l’addio definitivo da parte dell’uomo che ha fatto la storia della società granata.

Morace acquisì la società nell’estate del 2005 al termine di una complessa e articolata trattativa con l’imprenditore Nino Birrittella. La strada però sarebbe stata in salita ed irta di difficoltà: il primo anno di presidenza, infatti, è legato al peggiore risultato sportivo della storia granata con la retrocessione dalla serie D al campionato di Eccellenza nella stagione 2005-2006. Seguirà una stagione surreale, la squadra affronterà il torneo successivo con una pesante penalizzazione di 12 punti a causa di una vicenda di illecito sportivo che non è mai stata chiarita del tutto. Nonostante il forte handicap, il Trapani otterrà la salvezza e nella stagione successiva, 2007-2008, tornerà in serie D classificandosi seconda in campionato e vincendo la lunga serie di play off, sotto la guida tecnica del compianto Tarcisio Catanese. Seguirà un’annata di transizione nel massimo campionato dilettantistico, al termine della quale il presidente Morace annuncia la sua decisione di lasciare la società. Ci ripenserà dopo poche settimane, ripartendo dal nuovo tecnico, Roberto Boscaglia.

Ha inizio l’incredibile scalata del Trapani che al termine della stagione 2009-2010 si ritroverà ripescata in quello che allora era il torneo di Lega Pro-Seconda divisione e, da matricola, otterrà il secondo posto e vincerà i play off, ottenendo l’accesso in Prima divisione. La stagione successiva è tra quelle che i tifosi del Trapani ricordano meno volentieri, la squadra si ritroverà sorprendentemente in testa, ma dilapiderà un cospicuo vantaggio di punti a favore dello Spezia subendo un incredibile sorpasso e fallendo anche l’appuntamento promozione ai play off. Nella stagione 2012/2013, però, il Trapani di Vittorio Morace si prenderà la rivincita, stravincendo il campionato dopo un lungo duello con il Lecce e ottenendo per la prima volta nella sua storia la promozione in Serie B. Quattro stagioni in serie cadetta, arrivando a sfiorare il sogno della serie A nel 2016, guidati in panchina da Serse Cosmi. Nella passata stagione, invece, la retrocessione in C, frutto di un crollo nelle ultime partite.

Aggiornamento del 6 marzo 2023
In relazione all’accusa di corruzione, nel 2019 il gup del Tribunale di Palermo ha deciso il non luogo a procedere nei confronti di Vittorio Morace. Nel 2021 i giudici della sezione misure di prevenzione di Palermo hanno disposto il dissequestro dei beni dell’armatore, per 10 milioni di euro, sequestrati dalla Dia.


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