Mentre ancora in Consiglio comunale si discute del contratto di servizio dell'Amat, indispensabile per far partire l'opera, all'attenzione della Procura sarebbero finiti atti e documenti relativi al contratto di appalto. Il sindaco: «Iter avviato prima del mio insediamento. Totale disponibilità»
Tram, spunta l’inchiesta sull’appalto Orlando: «Massima collaborazione»
Le carrozze del tram girano a vuoto, il consiglio comunale di Palermo prova a cercare l’intesa per votare il contratto di servizio dell’Amat, nel frattempo, però, sull’opera da 300 milioni di euro ha accesso i riflettori la Procura. Da tempo i magistrati cercano di fare chiarezza su presunte irregolarità. Sotto la lente d’ingrandimento già da anni sono finiti i costi del mega appalto. Adesso negli uffici della Ragioneria generale del Comune sono arrivati gli uomini del nucleo di Polizia tributaria. Hanno preso documenti e plichi riguardanti il contratto di appalto.
Il sindaco Leoluca Orlando assicura massimo impegno e collaborazione. E per sgomberare il campo da eventuali dubbi e far ritornare la memoria ai detrattori dell’ultim’ora ricorda che l’attuale amministrazione, insediatasi nel 2012 ha sempre posto «la necessaria attenzione alla gestione dell’appalto del tram, la cui vicenda amministrativa era già in corso da tempo». Insomma guai giudiziari vecchi, davanti ai quali l’amministrazione guidata dal professore ha posto il «massimo l’impegno» per il superare «la situazione di stallo che avevamo trovato».
Allo stesso modo, precisa adesso il primo cittadino, «massima è stata l’attenzione perché ogni singolo passaggio formale e sostanziale avvenisse nel più rigoroso rispetto della normativa in materia». Con tanto di relazioni «doverosamente inviate nel tempo dalle strutture competenti a tutti gli organi di controllo dalla procura all’Anac». Perché lo scorso dicembre fu proprio Raffaele Cantone a mettere in guardia sulle «molteplici problematiche» legate all’appalto. Tutte legate alla complessa fase esecutiva.
Oggi Orlando assicura: «È scontato che l’amministrazione ha collaborato e collaborerà per quanto di sua competenza a ogni esigenza degli organi inquirenti, impegnati a verificare la regolarità dell’intero iter di questa importante opera pubblica». Così mentre a Sala delle Lapidi le opposizioni danno battaglia e puntano il dito contro le Ztl e contratto di servizio dell’Amat, facce della stessa medaglia, sul Palazzo delle Aquile si abbatte la nuova grana. Questa volta tutta giudiziaria.