Stefano Argentino, il 22enne che a marzo aveva ucciso con cinque coltellate la giovane Sara Campanella, si è tolto la vita nel carcere di Gazzi. Il suicidio è avvenuto oggi pomeriggio, intorno alle ore 17, a poco più di un mese dalla prima udienza del processo. Argentino si sarebbe allontanato dai suoi compagni di cella […]
Si è tolto la vita in carcere Stefano Argentino, l’assassino di Sara Campanella
Stefano Argentino, il 22enne che a marzo aveva ucciso con cinque coltellate la giovane Sara Campanella, si è tolto la vita nel carcere di Gazzi. Il suicidio è avvenuto oggi pomeriggio, intorno alle ore 17, a poco più di un mese dalla prima udienza del processo. Argentino si sarebbe allontanato dai suoi compagni di cella e, poco dopo, sarebbe stato ritrovato privo di vita da alcuni agenti della polizia penitenziaria. Il giovane era detenuto nella casa circondariale di Messina da inizio aprile, dopo aver confessato l’omicidio.
L’aggressione mortale a Sara Campanella era avvenuta con cinque coltellate. Subito dopo l’arresto, Argentino aveva manifestato pensieri suicidi e per questo motivo era stato sottoposto a una serie di incontri con il personale sanitario del carcere. Negli ultimi tempi sembrava stare meglio infatti non era più sotto sorveglianza speciale, divideva la cella con altri due detenuti ed era considerato stabilizzato dai medici.
Nonostante ciò, oggi è riuscito ad allontanarsi e a compiere il gesto estremo, lasciando ancora molte domande senza risposta. La procura di Messina, guidata dal procuratore Antonio D’Amato, ha aperto un’inchiesta per fare piena luce sull’accaduto e accertare eventuali responsabilità. Verranno analizzate le immagini delle telecamere interne, ascoltati gli agenti in servizio e i compagni di cella, per chiarire ogni passaggio. Per il femminicidio di Sara Campanella era già stata fissata la prima udienza del processo, prevista per il prossimo 10 settembre.