L'associazione Ginkgo, che si occupa di mobilità sostenibile, il 21 marzo porta le donne di Brancaccio e di Ciaculli a vedere un film gratis. Un modo per far riscoprire se stesse a donne spesso troppo indaffarate. «Terremo poi un diario di questa esperienza, per capire come viene accolta»
Ti porto con me, al cinema con le mamme delle periferie Dall’idea di tre volontarie: «Con poco si può fare molto»
La Capitale della Cultura, ma non per tutti. Così appare Palermo a chi non ha tempo e denaro per godersi le innumerevoli offerte artistiche e culturali che la città offre in questo periodo. Che fare allora? Se lo sono chieste tre giovani volontarie dell’associazione Ginkgo, che da due anni e mezzo si occupa di mobilità condivisa. E che hanno pensato al progetto Ti porto con me: il 21 marzo accompagneranno venti mamme delle periferie, che risiedono nei quartieri Brancaccio e Ciaculli, al cinema. Per le donne il trasporto e la proiezione saranno gratuite.
«Abbiamo pensato che con poco si può rendere una serata veramente speciale – dice Daniela Molinari, presidente di Ginkgo -. Abbiamo già una rete di volontari che trasportano i nostri soci per gli eventi culturali, e ora abbiamo pensato a una forma realmente sociale. I ricavi sono veramente irrisori, le cifre servono soltanto per attivare tutto. Ci piacerebbe riuscire a realizzare almeno una serata al mese».
Per riuscire a raggiungere l’obiettivo sarà necessario nuovamente il supporto di sponsor privati. In questo primo appuntamento, ad esempio, Ginkgo ringrazia il contributo e il sostegno economico della concessionaria d’auto Subaru Palermo, e del patron Filippo Faraone, e il multisala cinematografico Cityplex Metropolitan, che hanno creduto nell’iniziativa e sposato la causa. Fondamentale poi il supporto della docente Maria Tusa che, come ricorda ancora Daniela Molinari, «ci ha parlato di queste signore, ciascuna con i propri problemi, che hanno subito accolto questa possibilità. La concessionaria ci darà due vetture con le quali accompagnare le donne, mentre il cinema concederà i biglietti gratuiti».
La prima tappa di Ti porto con me si rivolge poi non a caso alle mamme: spesso talmente indaffarate da non riuscire a ritagliarsi degli spazi per se stesse, specie in contesti difficili quali possono essere quelli delle periferie palermitane. E se le donne non riescono a rilassarsi è tutta la famiglia che ne risente. «Mercoledì poi terremo un diario di questa esperienza – annuncia la presidentessa di Ginkgo – con piccole interviste alle protagoniste della serata, per capire come prendono questo tipo di incontro. Verranno caricati pure gli album relativi ad ogni serata realizzata».
A partire dal motto dell’associazione meno mezzi e meno emissioni, più comodità e più socialità l’evento dunque potrebbe ben presto replicarsi. «Lo faremo certamente – conclude Daniela Molinari – e sempre con la stessa formula, quando troveremo altre tipologie di persone e partner che vogliano supportarci. Per il prossimo progetto siamo orientate verso persone che sono affette da malattie ancora allo stato iniziale, come l’Alzheimer o la demenza senile. Sono fasce sicuramente più delicate, e bisogna stare ulteriormente attenti. Vorremmo prediligere ancora una volta le donne, ma i futuri appuntamenti saranno aperti anche gli uomini».