Tutto pronto per il test del capello all’Assemblea regionale siciliana. L’idea del test antidroga ai deputati – lanciata da Ismaele La Vardera (Sud chiama Nord) e già osteggiata da Luigi Sunseri (M5s) – secondo i programmi dell’Ars, dovrebbe già andare in scena dopodomani. Precisazione dovuta: a essere sottoposti al test antidroga saranno soltanto i deputati che vorranno farlo volontariamente. L’idea dell’ex Iena è quello di fare diventare questa analisi un appuntamento annuale fisso con addirittura una data fissata: la giornata regionale per la lotta alla droga e alle dipendenze. L’istituzione è già stata messa nero su bianco in un Disegno di legge firmato da La Vardera e anche da Tiziano Spada (Pd), entrambi componenti dell’inter-gruppo all’Ars sul fenomeno delle droghe in Sicilia. «Il crack va fermato – ha detto La Vardera – Ho sentito pareri contrastanti da parte dei colleghi quando ho proposto di sottoporsi al test del capello ma continuo a essere dell’idea che se non siamo noi i primi a dare l’esempio, non capisco come i giovani possano seguirci». A dare il permesso per lo svolgimento del test di mercoledì 29 marzo è stato il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno.
Nel ddl, l’esame antidroga è previsto almeno una volta l’anno per il governo regionale, i deputati, i sindaci, le giunte e i consiglieri comunali, sempre su adesione su base volontaria. Per l’istituzione della giornata, l’ispirazione sarebbe arrivata dalla Regione Umbria che, già da quest’anno – il prossimo 18 maggio per l’esattezza – darà il via alla sua prima giornata regionale. «Sono sicuro che questo disegno di legge sarà di grande aiuto alle nuove generazioni – ha aggiunto il presidente di Sud chiama Nord – dando loro una mano concreta nella lotta contro il crack e tutte le altre droghe che li portano dentro un tunnel».
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