Terrasini, con Maniaci Pd e liste civiche «Lavoro della giunta uscente impalpabile»

Quarantatré anni, tre figli, tecnico di laboratorio all’ospedale Civico di Palermo. Giosuè Maniaci è arrivato alla candidatura, sostenuta da tre liste civiche – Terrasini Si può, Terrasini Insieme e Terrasini Fare comune – e dal Pd, superando lo scoglio delle primarie, vinte contro il segretario dei giovani democratici di Terrasini, Angelo Cinà.

Maniaci, ci racconti come è nata la scelta di candidarsi.

La mia candidatura nasce dalla richiesta di un movimento civico, Terrasini Si può, che mi ha chiesto la disponibilità per senso di responsabilità verso la città, in un momento in cui si deve cercare di invertire la rotta a Terrasini con una nuova amministrazione. Strada facendo, abbiamo chiesto di fare le primarie ad altri partiti e il Pd ha aderito. Io ho vinto e siamo andati avanti con tre liste civiche, più il Partito Democratico. Lo slogan che abbiamo scelto per la campagna elettorale, non a caso, è Insieme si può fare comune.

Ci sono anche delle motivazioni personali per cui ha deciso di scendere in campo?

L’ho fatto per i miei figli, che devono continuare a vivere, crescere e lavorare a Terrasini. Non voglio che siano costretti ad andare via. La città può offrire molte opportunità di lavoro, serve solo qualcuno che le sappia valorizzare. Terrasini merita sicuramente di più rispetto a oggi.

Perché, qual è la situazione odierna?

In paese ci sono problemi annosi che non sono stati affrontati dall’amministrazione uscente. Penso, per esempio, al sistema del ciclo dei rifiuti, che non funziona. I cittadini vogliamo un paese pulito. Una seconda priorità da affrontare è la questione del depuratore e risolvere il problema del mare inquinato. Bisogna ridare decoro al centro urbano. La piazza del centro della città è diventata invivibile e vogliamo regolamentare questa situazione. Infine, opereremo per rilanciare il turismo: Terrasini è un paese splendido, ma che è stato amministrato male. Lavoro da fare ce n’è soprattutto in quest’ultimo ambito, che può essere un volano di sviluppo per la città e può rilanciare l’occupazione.

Boccia, dunque, l’amministrazione uscente?

Se prendiamo il programma di cinque anni fa presentato dall’amministrazione Cucinella e lo rileggiamo oggi, possiamo verificare che siamo sempre al punto di partenza. I propositi sono rimasti incompiuti. Io l’ho stampato, l’ho letto e riletto, non c’è niente di realizzato. Il sindaco ha mandato una lettera ai cittadini, scusandosi per quello che non è riuscito a fare e che si era invece proposto di realizzare, auspicandosi di potere comunque continuare a lavorare per farlo. Noi pensiamo che invece sia meglio chiuderla questa esperienza e aprire una pagina nuova per Terrasini.

Perché votare lei?

Sono quello che ha maggiore legame col territorio, lo conosco meglio. Altre liste hanno scelto una candidatura (Maniaci si riferisce a quella di Antonio Giannettino, ndr) che non rispecchia il territorio, è rappresentativa della città. Si tratta di una candidatura di una parte della marineria, non condividiamo questa scelta. Non è espressione degli abitanti della città, è una candidatura forzata.

Ci dica un punto caratterizzante dell’amministrazione che verrà se lei sarà eletto sindaco.

Chi ha fatto politica negli ultimi anni è sceso in campo per ottenere stipendi, incarichi e poltrone. La prima cosa che farà la mia amministrazione, se vincerò, sarà di eliminare i compensi di tutta la giunta e anche dei consiglieri comunali. Metteremo i soldi in un fondo dedicato all’amministrazione. Potranno essere utilizzati, per esempio, se si presenterà la necessità di acquistare uno scuolabus o una scala di accesso al mare. Se non si potrà fare, metteremo i compensi alla cifra simbolica di un euro. La gente è libera di crederci o meno, ma noi faremo politica a titolo gratuito.

Qualcuno le contesta di avere già fatto politica in passato.

Ho avuto una breve esperienza come consigliere comunale dal 2007 al 2011, ero all’opposizione. Nella mia famiglia sia mio padre che i miei zii si sono sempre impegnati politicamente per il paese, è una passione, ma tengo a precisare che negli ultimi venti anni incarichi non ne hanno avuti. Quando mio padre amministrava, negli anni Ottanta e Novanta, il paese cresceva ogni anno, non si trovavano immobili in affitto o in vendita. Oggi non è così, ci sono case vuote anche nel periodo estivo. 

Perché, secondo lei?

Esiste un turismo mordi e fuggi che serve solo a dare una boccata d’ossigeno ai commercianti ma che può certamente essere incentivato per diventare stabile e per dare nuova vita a tutta la città.


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