Alla vigilia dell'avvio della produzione negli ex stabilimenti Fiat, gli operai si sono dati appuntamento per celebrare questo importante momento ma anche per mantenere alta l'attenzione sul progetto di rilancio. Mastrosimone: «Fatto positivo ma tutti i 1050 operai devono tornare in azienda». Guarda la gallery
Termini, domani si riparte con Blutec Presidio lavoratori davanti ai cancelli
Alla vigilia della riapertura dei cancelli dopo 5 anni di scioperi e proteste, circa 200 operai degli stabilimenti ex Fiat di Termini Imerese, si sono riunti davanti lo stabilimento nel Palermitano. Un modo per festeggiare un avvenimento important che ridà speranza ai 1050 lavoratori – tra Blutec e indotto (700 e 350) – che dal 24 novembre 2011 sono rimasti a casa senza alcuna certezza sul loro futuro. Dopo una girandola di ipotesi e di progetti, quasi sempre presentati con enfasi e poi finiti nel nulla, domani la catena di montaggio finalmente riprenderà a funzionare, stavolta sotto l’insegna Blutec (che ancora deve essere collocata). «Nel giorno della festa dei lavoratori – dice a MeridioNews il segretario regionale della Fiom Cgil, Roberto Bastrosimone – ci siamo riuniti in assemblea per celebrare un momento importante ma anche per ricordare che tutti i lavoratori, Blutec (ex Fiat) e Indotto, devono rientrare in fabbrica. Domani si riaprono i cancelli ma noi dobbiamo rimanere con i piedi per terra perché è solo l’inizio di un percorso che deve tutelare tutti».
Come stabilito nel crono programma illustrato dall’azienda ai sindacati, i primi 40 operai rientreranno in fabbrica entro il mese di maggio mentre, entro la fine dell’anno, sarà la volta di altri 250 unità per poi arrivare all’impiego di circa 800 lavoratori nel 2018, quando la produzione dei due modelli di auto ibride andrà a regime. Al momento, i primi 40 saranno impiegati per produrre componentistica per auto, la prima tranche del piano industriale che ha già incassato l’ok da Invitalia e un finanziamento da 71 milioni di euro per un progetto dal valore di 95,8 milioni e le attività di riqualificazione del personale dell’azienda. Cauto ottimismo, quindi, anche se rimangono da sciogliere alcuni dubbi legati agli ammortizzatori sociali e sul cosiddetto piano B, quello relativo alla produzione di vetture verdi. Si attende ancora la presentazione del piano industriale da 200 milioni di euro che Blutec consegnerà a Invitalia e al ministero entro il 30 giugno.
Nel frattempo, come sottolineano i sindacati, sullo sfondo rimane l’incertezza legata al rinnovo della cassa integrazione per gli operai ex Fiat (scaduta il 31 marzo) e degli ammortizzatori in deroga per tutto il 2016 per un centinaio dei lavoratori dell’indotto: «Siamo fiduciosi – prosegue – perché pensiamo che gli ispettori del ministero del Lavoro, che attendiamo a breve, non potranno che constatare l’avvio della produzione negli ex stabilimenti del Lingotto e dare il proprio benestare. Per tutti gli altri, il 3 maggio abbiamo già in programma un incontro alla Regione per affrontare proprio questo punto. Ad ogni modo – conclude – noi continueremo a vigilare affinché tutti gli accordi siglati con Invitalia e il governo siano rispettati a tutela dei lavoratori».